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Sono 1.730 i soldati ucraini dell’Azovstal che si sono arresi, tra loro anche il vice comandante Palamar (Kalina)

Continuano ad arrendersi i militari ucraini dell’unità nazionalista Azov bloccati nello stabilimento di Azovstal a Mariupol, ad oggi si sono arresi in 1.730, tra cui anche il vice comandante e portavoce del Reggimento Azov, Svjatoslav Palamar (Kalina)

Secondo Mosca sono 1.730 i soldati ucraini dell’Azovstal che si sono arresi. “Nelle ultime 24 ore, – ha reso noto il ministero della Difesa in Russia – 771 soldati del battaglione nazionalista Azov si sono arresi. In totale, dal 16 maggio scorso, sono 1.730 i militanti ad averlo fatto, inclusi 80 feriti”.

Tra i soldati arresi, ci sarebbe anche il vice comandante e portavoce del Reggimento Azov, Svjatoslav Palamar (Kalina), che avrebbe lasciato l’acciaieria Azovstal ieri sera. Lo scrivono canali Telegram filogovenativi russi riportando le parole di un reporter inviato al fronte, Dmitry Steshin, ma precisando che non ci sono altre conferme.

Intanto un gruppo di 89 soldati ucraini del battaglione Azov, reduci dalla resistenza dell’Azovstal di Mariupol e fra i circa mille soldati che si sono arresi alle forze russe nei giorni scorsi, sono stati trasferiti in Russia, in un centro di detenzione di Taganrog, dove saranno incriminati per reati di estremismo da un tribunale militare, ha reso noto il sito di notizie online russo 161.ru.

Altri due comandanti del battaglione Azov – secondo quanto reso noto il ministero degli Interni russo – sono stati inseriti nella lista dei ricercati. Si tratta di Sergey Velichko, 28 anni, e di Konstantin Nemichev, di 26. Entrambi sono originari di Kharkiv. Il Comitato inquirente ha accusato in contumacia Velichko e Nemichev di complicità in un attentato alla vita di almeno otto soldati russi nella regione di Kharkiv.

AGGIORNAMENTO

Il vicecomandante del reggimento Azov, Sviatoslav Palamar, smentisce le news relative alla sua resa.Oggi è l’85esimo giorno di guerra. Io e il comando militare ci troviamo nello stabilimento Azovstal. – Dichiara in un video, pubblicato dai media ucraini –  l’operazione continua, non rivelerò i dettagli”. A diffondere la notizia era stato il “‘Kyiv Post”, citando media filo-russi.