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Sospeso il “super conguaglio dell’acqua” deciso dall’ATI: le bollette – per il momento – non vanno pagate

Dopo le polemiche di questi giorni, arriva una “mezza” buona notizia per gli utenti dell’agrigentino: le bollette idriche gravate dal conguaglio dell’aumento retroattivo deciso dall’ATI sono sospese

La decisione è stata presa al termine di una seduta della IV Commissione dell’Assemblea regionale siciliana a seguito della quale i deputati regionali Mangiacavallo, La Rocca Ruvolo, Savarino, Di Caro, Catanzaro e Pullara, hanno reso nota la notizia: “Alla presenza dei commissari straordinari prefettizi di Girgenti Acque, Venuti e Dall’Aira, della presidente dell’Ati Valenti, e dei rappresentanti delle associazioni dei consumatori presenti sul territorio che ne hanno fatto richiesta, Di Miceli, Raso e Spataro, abbiamo preso questa posizione, che è stata tempestivamente accolta e recepita dai vertici di Ati e di Girgenti acque. Pertanto possiamo rassicurare gli utenti che l’invio dei conguagli sarà sospeso. L’acqua è un servizio pubblico essenziale che deve essere garantito a tutti, in modo efficiente e senza scopo di lucro”. Allo stop momentaneo delle bollette, si apprende adesso, seguirà una riflessione tecnica”.

Tutto a posto per gli utenti? Ma forse anche no. Non si tratta di un annullamento della delibera dell’ATI, dopo la gestione commissariale della Girgenti Acque, ma di una sospensione temporanea, che al momento getta “acqua” sul fuoco, ma che potrebbe essere ripristinata a causa del deficit economico del gestore.

Di certo queste bollette sono indigeste, sopratutto perché si tratta di un deliberato da parte di enti di controllo quali l’Arera, proposto all’Ati nel giugno scorso, che stabiliva una revisione “RETROATTIVA” delle tariffe al rialzo per gli anni 2017 e 2018.