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Stoltenberg: “Ucraina e Georgia entreranno nella NATO, truppe ucraine addestrate da americani dal 2014”

Il segretario generale ammette apertamente che la Nato vuole espandersi ancora ad Est – evidentemente la guerra in Ucraina non è bastata – e dice candidamente che americani e canadesi addestravano truppe ucraine alla guerra contro la Russia dal 2014

Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha amesso che il sostegno militare dei Paesi della Nato all’Ucraina “non è iniziato nel febbraio di quest’anno. Nel 2014 nel centro di addestramento di Yavoriv, che è stato bombardato” dai russi nelle prime fasi della guerra, “ho visto militari canadesi e statunitensi addestrare militari ucraini”.

Dunque la guerra non solo era stata prevista, non solo non è stato fatto nulla per fermarla, ma la Nato ha anche addestrato gli ucraini così che Mosca avesse ancora più ragioni per sentirsi minacciata ed attaccare.

Ed è per questo che, quando la Russia ha iniziato il conflitto con Kiev, “le truppe ucraine erano molto meglio addestrate, in grado di contrattaccare”. La Nato “è pronta a difendere ogni centimetro quadrato di territorio alleato” e “continuerà a stare a fianco dell’Ucraina per tutto il tempo necessario. Non arretreremo”, ha detto poi Stoltenberg, intervenendo ad un convegno a Bucarest prima della ministeriale Esteri ieri dove ha anche ammesso che il ‘progetto Ucraina’ partiva da lontano, dal 2008.

“Abbiamo preso decisioni sulla membership dell’Ucraina e della Georgia nel 2008, ricordo molto bene quel vertice. Da allora abbiamo rafforzato i rapporti” con Tbilisi e Kiev. “Mi aspetto che i ministri degli Esteri oggi e domani ribadiscano” il concetto che “la porta della Nato è aperta”. “Lo abbiamo dimostrato consentendo a Macedonia e Montenegro di diventare membri, ora Finlandia e Svezia” stanno per entrare nell’Alleanza. “Sull’Ucraina abbiamo dichiarato che diventerà un membro della Nato. Mi aspetto che i ministri reiterino questa posizione”, ha concluso il segretario, rendendo chiaro che la Nato non cerca la pace con Mosca e invece intende allargarsi a tutti i confini russi, senza remore o distinzioni.

“Qui a Bucarest, i ministri degli Esteri della Nato si occuperanno di come intensificare il nostro sostegno all’Ucraina e ad altri partner che devono affrontare le pressioni russe: Bosnia-Erzegovina, Georgia e Moldavia”. Dunque anche Bosnia-Erzegovina e Moldavia sono nel mirino delle politiche Nato in funzione anti-russa.

Non è chiaro ancora quale sarà la reazione russa a questa ammissione su questioni che Mosca sicuramente conosceva da tempo, ma una cosa pare abbastanza certa, la guerra mondiale appare sempre più vicina e nel cuore dell’Europa.