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Stop alla pesca del riccio, dal 1° maggio inizia il fermo biologico che durerà fino al 30 giugno


Gli amanti degli spaghetti con le uova di riccio, o a crudo con un pò di pane casereccio, dal 1° maggio al 30 giugno, dovranno restare a “dieta”. Il gustoso riccio di mare, è infatti una specie protetta dalla normativa comunitaria.

A stabilire il periodo di fermo biologico è il D.M. 12 gennaio 1995 che disciplina la pesca del riccio di mare -Gazz. Uff. 25 gennaio 1995, n. 20, e prevede il divieto di raccolta e di consumo, per consentire la fecondazione e quindi la riproduzione della specie.

La capitaneria di Porto, ricorda che anche quest’anno la pesca del riccio sarà vietata, sia a scopo commerciale che sportivo, pena la confisca del pescato, degli attrezzi e multe da mille a seimila euro. La raccolta di esemplari sotto misura comporta anche una denuncia penale. La taglia minima di cattura, infatti, non deve essere inferiore a 7 centimetri di diametro totale, compresi gli aculei.

Inoltre, nel restante periodo dell’anno che va dal 1° Luglio al 30 Aprile, è circoscritta ai casi di immersione e di pesca manuale, tramite asta a specchio e rastrello; i professionisti possono raccogliere fino ad un massimo di mille esemplari al giorno, gli sportivi non più di cinquanta.

Pescatori e appassionati sono avvisati. La capitaneria di porto comunica inoltre che saranno eseguiti controlli capillari atti a fare rispettare la legge.