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Super Green pass Stretto: Roma non risponde. De Luca inizia sciopero della fame e Musumeci scadute le 24ore tace

Il sit in di Cateno De Luca contro l’obbligo della certificazione per attraversare lo Stretto non ha avuto alcuna risposta da Roma e il sindaco da oggi inasprisce la pacifica protesta iniziando lo sciopero della fame. Le minacce di Musumeci, scadute le 24 ore, sono rimaste tali

Il sindaco di Messina Cateno De Luca non molla la presa, domenica mattina ha piantato una tenda sul molo del porto per protestare al grido di: “Basta super green pass per passare lo Stretto”. Poche ore dopo il presidente della Regione Nello Musumeci, punto nell’orgoglio, ha inviato una articolata lettera al ministro della Salute Roberta Speranza, con ultimatum: “Attese 24 ore prenderò provvedimenti straordinari a tutela della mia Regione”.

Sia Musumeci che De Luca non hanno ricevuto risposte da Roma, che forse preferisce ignorare i due, ma di fatto stanno ignorando il popolo siciliano. Il sindaco di Messina però non demorde e alza l’asticella dello scontro e dopo avere passato la seconda notte in tenda al molo San Francesco, dove si trovano gli imbarcaderi dei traghetti, da oggi inizierà lo sciopero della fame ad oltranza.

Il primo cittadino ribadendo che si tratta di una norma che non garantisce la continuità territoriale spiega: “Oggi verrà a trovarmi il Presidente dell’Ars Gianfranco Micciché, per manifestare la sua presa di posizione che sarà poi tradotta in aula con un dibattito nel pomeriggio e forse con una mozione”. Poi come nel suo stile, enfatizzando la sua azione aggiunge: “Ringrazio tutti coloro che mi hanno portato coperte e cuscini, dolci, arancini, focacce e limoncelli fatti in casa. È un segno di presenza della cittadinanza anche in momenti particolari come questi, ma non disturbatevi più di tanto perché se non si cambia qualcosa, prima di portare alla fame i siciliani comincio io da oggi lo sciopero della fame. Resto qui e vi assicuro che non sarò solo nella mia protesta”.

De Luca dunque non molla e attua un’azione utile se non altro a tenere accesi i riflettori su una norma paradossale e discriminatoria verso i siciliani. Del Presidente della Regione Musumeci invece, scaduto l’ultimatun di 24 ore non si hanno notizie, se non di riunione politiche sulla sua nuova candidatura alle imminenti elezioni regionali. Chissà, forse oggi il presidente ci stupirà con un “Provvedimento straordinario” o magari no. Vedremo.