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Tassa di soggiorno. Dopo Mangia, PD: “Si faccia chiarezza su come vengono spese quelle somme”


“Le riflessioni esternate alcuni giorni fa dal patron di Aeroviaggi Antonio Mangia mettono una pietra tombale sulle politiche di promozione turistica e sulle fallimentari scelte di spesa della cosiddetta tassa di soggiorno messe in campo dall’attuale amministrazione comunale”.

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Commentano così oggi dal Partito Democratico le durissime riflessioni dell’imprenditore alberghiero, per cui, la festa più amata dai saccensi non ha prodotto nulla di significativo o di lontanamente concreto per il nostro territorio.

“Dichiarazioni che gettano più di un’ombra sul modo ed i criteri con cui i soldi dei turisti che vengono a villeggiare nelle strutture ricettive saccensi , vengono utilizzati; – dicono dal PD – ma soprattutto cosa producono in termini di promozione del territorio e sostegno reale nei riguardi di chi sceglie di investire sulla vocazione turistica di Sciacca.

Per il Partito Democratico saccense: “messun intervento serio per migliorare ed intensificare i collegamenti tra il centro e le località di mare, piuttosto che sull’attivazione di servizi finalizzati al turista ed a chi fa del turismo la propria attività lavorativo imprenditoriale, piuttosto che di arredo o di abbellimento dei nostri luoghi più suggestivi e dunque maggiormente frequentati dal turista, sono mai stati attivati utilizzando gli introiti della imposta di soggiorno.

Men che meno è mai stata fatta una programmazione seria su come spendere queste risorse, attraverso il coinvolgimento degli operatori del turismo e società civile; eppure un tavolo tecnico era stato costituito tempo addietro proprio con questa funzione, cioè coinvolgere chi opera in questo settore rispetto a come investire queste risorse; tavolo tecnico che, eccezion fatta per qualche sporadica riunione, non si è mai voluto far funzionare davvero, forse perché era più comodo che l’assessore e il suo cerchio magico di collaboratori, potessero fare un libero uso di queste somme, scegliendo discrezionalmente dove indirizzarne l’impiego”.

“Ecco spiegata la frustrazione e l’amarezza di chi, come Mangia e come i tanti gestori di B&B, seppur contribuendo ogni anno in modo serio e rilevante alla quantificazione di un tale “tesoretto”, – spiegano i consiglieri – non solo non ne ottengono nulla in termini di servizi e di supporto reale, ma addirittura non vengono in alcun modo coinvolti nella individuazione dei criteri e negli indirizzi di tale spesa.

Dunque qui non si tratta di non organizzare o promuovere il carnevale, che tutti noi amiamo profondamente e che fra le altre cose è sempre stato organizzato dignitosamente anche prima che la tassa di soggiorno entrasse in vigore, ma di utilizzare in modo oculato ed equilibrato tali somme, pensando prima al turista ed alle sue esigenze , offrendo servizi e sostegno reale a chi fa turismo a Sciacca e spalmando tali risorse anche negli altri periodi dell’anno, a cominciare da quell’estate saccense che per tre mesi ed oltre proietta nella nostra città migliaia di presenze da tutto il mondo ma che, com’è del tutto ovvio, di tali risorse vede puntualmente qualche spicciolo.

Non diciamo queste cose per fare polemica spicciola, – precisano dal partito di opposizione – come dice l’assessore tutte le volte che viene chiamato in causa con l’evidente obiettivo di sminuire la portata delle posizioni espresse dalle opposizioni, ma perché intendiamo aprire una discussione ed un confronto su di un tema che troppo a lungo e colpevolmente è stato taciuto o sottovalutato ma che adesso deve entrare a pieno titolo nell’agenda delle forze politiche”.