TDM: Di due ospedali non ne restera’ nemmeno uno?


“L’intervento sulla stampa odierna di un coraggioso sindacalista che ha gridato con forza e determinazione quello che nessuno osa dire e cioè che non possono coesistere, per le normative correnti e per la politica di tagli che si sta attuando in tutti i nosocomi dell’isola, due ospedali distanti solo 20 Km.

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Da anni il nostro Movimento (alleghiamo alcune note in merito) in tutte le occasioni ha chiaramente e specificatamente denunciato l’irrazionalità dell’esistenza di due ospedali così vicini e con servizi doppioni”.

Così oggi il Tribunale per i Diritti del Malato che inteviene sulla questione della rete ospedaliera regionale e sulle misure che potrebbero essere adottate verso i due nosocomi del territorio di Sciacca e Ribera.

“L’esiguità delle risorse economiche di cui soffre tutta la regione siciliana avrebbe dovuto spingere chi ci amministra a concretizzare una politica rigida di utilizzo razionale delle poche risorse esistenti.

Invece continuiamo ad essere spettatori impotenti di nefaste decisioni che continuano a mantenere due nosocomi con U.O doppioni e che, ambedue non possedendo risorse umane ed economiche sufficienti, non riescono a soddisfare i bisogni del territorio con il rischio concreto che di due ospedali non ne resterà nemmeno uno..

Tutto ciò comporterà, come da sempre denunciato, l’emigrazione di utenti dalla nostra provincia anche fuori regione con un continuo e inesorabile indebitamento delle casse aziendali senza mettere in conto, non perché non sia di primaria importanza, i disagi e le sofferenze dei nostri malati e dei loro congiunti.

Le ultime notizie di stampa, se fossero confermate, avvalorano, le nostre perplessità su un ridimensionamento dell’ospedale saccense che danneggerà Sciacca e Ribera.

Noi auspichiamo – concludono – che si adotti tutto il buon senso necessario per cercare insieme, senza difese campanilistiche, d’indurre, anche con azioni di protesta eclatanti, chi deve decidere a non abbandonare questo territorio assicurando i servizi necessari alla popolazione e scongiurando il declassamento dell’ospedale di Sciacca”.