Erano cinque in totale gli ordigni che dovevano esplodere contemporaneamente. Tre bus ieri sera sono esplosi, mentre altre due bombe sono state disinnescate. Tutte erano dotate di dispositivi a tempo, programmate per esplodere questa mattina
Lo riporta Channel 12. Secondo un report della sicurezza, doveva essere un “attacco terroristico strategico”. Gli ordigni non esplosi pesavano cinque chilogrammi. Vino alle bombe sarebbe stato ritrovato un messaggio che dice: ‘Vendetta da Tulkarem’, ib riferimento alla città della Cisgiordania dove le Idf hanno recentemente condotto un’operazione antiterrorismo su larga scala.
Solo per un caso fortuito non ci sono state vittime, ma la polizia israeliana ha parlato di un vero e proprio miracolo, dato che l’attacco avrebbe potuto causare una carneficina. L’attacco è iniziato quando due autobus sono esplosi nei parcheggi di Bat Yam, vicino Jaffa. Le prime due esplosioni sono avvenute poco dopo l’arrivo nei terminal, evitando vittime tra i passeggeri. Un terzo ordigno è esploso a Wolfson, mentre altre due bombe inesplose sono state trovate nei parcheggi di Yimit 2000 e Wolfson.
Al momento non c’è ancora una rivendicazione ufficiale, ma la polizia punta il dito sul Battaglione Tulkarem di Hamas, che ha diffuso un messaggio ambiguo: “la vendetta dei martiri non sarà dimenticata finché l’occupante sarà presente sulla nostra terra”, definendo l’attacco come parte di una “Jihad di vittoria o martirio”. Le autorità israeliane ritengono quindi che l’attacco sia stato organizzato da terroristi provenienti dalla Cisgiordania.
Subito dopo l’accaduto, il primo ministro Benyamin Netanyahu ha convocato un vertice di emergenza con i vertici della sicurezza per valutare la situazione e il ministro della Difesa Israel Katz ha ordinato all’esercito israeliano di intensificare le operazioni militari in Cisgiordania, in particolare nei campi profughi di Tulkarem e Giudea e Samaria.. È attualmente in corso una caccia all’uomo per individuare i responsabili, con particolare attenzione su un sospettato chiave.
In risposta all’attacco, il ministro dei Trasporti israeliano Miri Regev ha ordinato la sospensione temporanea dei servizi di trasporto pubblico per controlli di sicurezza, coinvolgendo autobus, treni e mezzi leggeri. Sono stati anche rafforzati i controlli all’aeroporto di Tel Aviv.