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Terme. L’AltraSciacca: “Cittadini facciano pressioni per il bando, non possiamo fidarci della politica”


“La gestione regionale che ha portato alla chiusura delle Terme di Sciacca è stata un fallimento economico, un fallimento politico, un fallimento amministrativo. Durante tale gestione abbiamo potuto constatare solo spreco di denaro pubblico e posti di lavoro usati come cambiali elettorali rinnovabili”.

Così oggi l’associazione L’AltraSciacca che interviene sul caso Terme. “Ha ragione l’assessore Baccei quando dice che le terme generavano solo debiti, ma omette maliziosamente che la causa è tutta da imputare agli stessi politici regionali che, da quando se ne sono impossessati, non sono mai stati capaci di gestirle, sia quelli di prima che quelli che sono attualmente al governo”.

“Gli unici che possono festeggiare sono quelli della Regione Sicilia che si sono sgravati  la loro gestione fallimentare passandola al Comune di Sciacca.”

Per L’AltraSciacca infatti, a differenza di chi esulta ritenendo che i problemi siano tutti risolti o quanto meno che si sia trovato il metodo per risolverli, il passaggio di consegne del patrimonio termale dalla Regione al Comune costituisce solo l’opportunità di un nuovo inizio perché esso diventi finalmente risorsa fondamentale di sviluppo economico e turistico per il nostro territorio.

Vi invitiamo innanzitutto a leggere la delibera in cui il Comune accetta la concessione regionale dei beni termali: clicca su Terme-CONCESSIONE-DELIBERA – perché sarà proprio dai dettami di questa delibera che dovremo ripartire.

Dalla lettura del verbale di deliberazione della Giunta comunale e dell’allegata bozza di concessione dei beni termali emerge che: “Il presente atto obbliga le parti solo dopo che lo stesso atto sarà approvato e reso esecutivo a norma di Legge e previa acquisizione in consistenza  dei beni in oggetto”.

L’acquisizione in consistenza dei beni consiste nel redigere un verbale in cui si specifica in maniera dettagliata la consistenza del patrimonio termale che si sta dando in concessione, la palla pertanto passerà dai politici ai tecnici.  Solo dopo che si metterà nero su bianco una relazione analitica dello stato di impianti e immobili termali avverrà il passaggio della custodia dei beni e si potrà lanciare il bando per l’affidamento a privati.

Poste in essere le ultime procedure burocratiche, toccherà alla nostra Amministrazione comunale far sì che il fallimento delle terme si trasformi in un successo. “Sarà essa in grado di farlo?”, si chiede L’AltraSciacca.

“Dalla padella alla brace, potrebbe dire qualche malpensante. Di certo siamo ad ottobre e non è incoraggiante che il bilancio comunale di previsione per il 2017 non sia stato ancora approvato (anche se di ciò dovrebbero rendere conto pure i precedenti amministratori anziché piangere sul latte versato per le terme). Per farla breve, di prove di efficienza le amministrazioni comunali presenti e passate non è che ne abbiano date molte.

Per questo motivo, cari saccensi, il nostro appello è rivolto a voi. Non possiamo più fidarci delle promesse dei politici, delle loro sopravvalutate capacità di gestione che non hanno raggiunto mai risultati degni di considerazione. Noi cittadini – dicono dall’associazione – dobbiamo tenere alta l’attenzione, pretendere che l’iter per la concessione dell’intero patrimonio termale si concluda nel più breve tempo possibile e, immediatamente a seguire, che sia redatto il bando per la concessione ai privati”.