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Terme di Sciacca. Maggioranza a muso duro contro il M5S


I gruppi consiliari di maggioranza con una nota stampa che pubblichiamo integralmente, rispondono al  M5S sulla questione Terme.

Leggendo basiti la nota del M5S – scrivono i gruppi di maggioranza – comprendiamo come, quando si è imprigionati in una parte in commedia, si recita a soggetto e si è costretti a recitare la parte di quelli duri e puri, si è disposti a dire e scrivere qualunque cosa pur di rispettare il personaggio, perfino stravolgere la verità dei fatti.

Nessuna delle forze che sostengono l’amministrazione Valenti ha mai, in nessun contesto pubblico ne in luogo istituzionale, manifestato dissenso ne ostilità nei riguardi della mozione presentata dal movimento cinque stelle, riguardante l’iter per l’acquisizione da parte del comune del patrimonio termale e, si spera, l’immediata riattivazione dell’intero complesso.

Al contrario abbiamo pubblicamente ed in più occasioni (non ultime le due ultime conferenze dei capigruppo, dove le nostre dichiarazioni sono registrate e messe a verbale) dichiarato la nostra condivisione politica rispetto allo spirito dell’atto in oggetto ed alla volontà di creare uno spazio istituzionale su una questione tanto complessa, con la manifesta volontà di gettare un ponte di confronto sereno non urlato, rispetto ad un tema che impone la collaborazione di tutte le forze politiche e sociali, senza alcuna distinzione, per giungere ad una soluzione.

Abbiamo tuttavia ragionato sulla forma e sull’assetto migliore da dare a questo “spazio”, ritenendo a conclusione del nostro ragionamento che la migliore soluzione possibile fosse quella istituzionale: ovverosia la istituzione di una commissione consiliare Speciale, appositamente prevista dal nostro regolamento e contemplata dallo statuto comunale.

Si tratta in sostanza di una soluzione normata e disciplinata, la cui istituzione è prevista per l’appunto per la trattazione di argomenti di particolare rilievo ed interesse; essa, oltre ad essere completamente gratuita, non essendo previsti gettoni di presenza per i partecipanti, consente il coinvolgimento attivo di tutti i soggetti esterni al Consiglio comunale che si ritenga opportuno interessare e che possono essere convocati, uditi e coinvolti tutte le volte che lo si ritenga utile.

È vero che i componenti di tale commissione speciale sarebbero consiglieri comunali, con la presidenza attribuita ad un esponente delle opposizioni; ma del resto lo spirito della legge regionale che ha di fatto rimesso in moto tutto questo iter, non era proprio quello di responsabilizzare l’istituzione Comune di Sciacca, restituendole ruolo e centralità, rispetto all’individuazione della migliore soluzione possibile per riaprire le terme?

A differenza del proposto tavolo tecnico di cui non ci hanno convinto contenuti e modalità di costituzione, non essendo minimamente chiaro chi e sulla base di quale legittimazione lo debba costituire, con quali poteri, chi dovrebbe farne parte e sulla base di quali criteri selettivi oggettivi individuarne i soggetti presenti.

Soprattutto non si capisce come far si che un tale contenitore, senza regole ne poteri, possa produrre risultati concreti, restando impermeabile alle imminenti dinamiche elettorali, con il serio rischio di diventare null’altro che una mera tribuna per passerelle politiche.

Siamo giunti a questa conclusione, offrendo un’altra ipotesi di lavoro, che muovesse nella medesima direzione della mozione, non con propositi ostruzionistici o con la voglia di dire no alla trattazione della mozione, ma al contrario con la dichiarata volontà di addivenire ad una soluzione condivisa e non certo ad uno scontro.

Ma evidentemente talune forze politiche hanno bisogno come il pane dello scontro a tutti i costi, perfino quando l’avversario vuole discutere e confrontarsi senza urlare.

Forse se i giornalisti leggessero i verbali di queste ultime due conferenze dei capigruppo troverebbero una verità ben diversa da quella descritta dalla nota grillina.

Noi comunque vogliamo continuare a confrontarci su questo tema, senza propositi di contrapposizione a tutti i costi, vogliamo trovare una soluzione unitaria, rispettiamo le idee di tutti ma pretendiamo il medesimo riguardo per le nostre idee, vogliamo discutere ma non subire le altrui verità assolute e confidiamo che la ragionevolezza muova le scelte di tutti, specie rispetto ad un tema dove populismo e demagogia non possono prevalere.