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Terme Sciacca. Maggioranza: “squallidi calcoli politici che indeboliscono la città nel rapporto con la regione”


Difesa a “spada tratta” dei gruppi consiliari di maggioranza verso il sindaco Francesca Valenti sulla nuova puntata della vicenda Terme relativa alla documentazione carente

Di seguito la nota stampa

“Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur”. Ancora una volta nella nota del centrodestra richeggia il monito riportato da Tito Livio nei suoi scritti.

Ancora una volta si privilegia lo scontro frontale all’avversario di turno, in nome di squallidi calcoli politici, indebolendo la città nel suo rapporto con la regione, facendo finta di non vedere ciò che è chiaro come il sole, e cioè che ci sono ambienti nelle stanze della Regione Sicilia che, ieri come oggi, non vogliono la riapertura ed il rilancio delle nostre terme, o quantomeno trovano ogni cavillo per frenarne l’iter.

Ci sono ambienti dela Regione che dopo essersi sbolognati oneri ed adempimenti che competevano a loro, anche grazie alla generosità dei nostri uffici, che si sono sobbarcati un lavoro immane, oggi se ne escono con una nota che si porta dietro rabbia e amarezza.

Non sappiamo bene quali siano effettivamente i rilievi mossi al nostro lavoro, ne parleremo lunedi a Palermo, con il consueto spirito costruttivo e collaborativo.

Ma una cosa è certa: se dietro tutto questo si dovessero rivelare ragioni politiche noi non ci staremo a farci massacrare in silenzio e difenderemo fino alla morte il diritto di questa città di rivedere aperte le sue terme.

Non lasceremo nulla di intentato e faremo qualsiasi cosa in tal senso.
Se si riterrà opportuno siamo pronti a manifestazioni di pubblica protesta contro chiunque si frapponga fra la città ed il suo desiderio più grande.

Avremmo sperato che in questa azione fossimo tutti uniti ed invece scopriamo che, ancora una volta, c’è chi privilegia l’aggressione e la gazzarra al pubblico interesse a farci trovare uniti e coesi.