All’arrivo degli agenti la donna era ancora chiusa in bagno mentre chiedeva aiuto, sulla porta evidenti i segni dei calci e dei pugni sferrati dal compagno violento
E’ successo ieri pomeriggio a Messina, intorno alle 17.00. L’allarme è scattato quando in sala operativa è arrivata la chiamata di una donna che, terrorizzata, chiedeva aiuto dal bagno della propria casa.
Aveva paura che il compagno, ancora una volta, potesse farle del male. Chiari ed inequivocabili, all’altro capo del telefono, le urla e i colpi violenti sferrati alla porta del bagno dove la vittima aveva trovato riparo.
L’intervento dei poliziotti delle Volanti è stato tempestivo e coordinato con gli operatori della sala operativa che hanno continuato a tranquillizzare la donna e a seguire in “modalità conferenza” le fasi dell’arresto. Solo all’arrivo degli agenti la malcapitata è uscita dal bagno sulla cui porta erano evidenti i danni causati da calci e pugni.
I successivi accertamenti hanno permesso di ricostruire una storia costellata da continui episodi di violenze fisiche e psicologiche alle quali la predetta era costantemente sottoposta. Percosse, insulti, minacce e sputi all’ordine del giorno.
L’arrestato, con precedenti per violenza privata, già segnalato per lesioni e minacce, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso altro domicilio
Redazione Fatti & Avvenimenti