La Gran Bretagna sarebbe pronta a rinunciare al progetto di inviare migliaia di soldati a protezione dell’Ucraina perché i rischi, per una prevedibile reazione russa, sono considerati “troppo elevati”
Lo scrive The Times, secondo cui Londra avrebbe cambiato idea sull’invio delle sue truppe in Ucraina, con l’inevitabile ridimensionamento del piano dei volenterosi. Il nuovo piano punterebbe a spingere Mosca a spostare le sue linee rosse per raggiungere un accordo di pace per poi ricostituire e riarmare l’esercito di Kiev, con protezione aerea e marittima, e con addestratori militari inviati nell’Ucraina occidentale che non si troverebbero vicino alla linea del fronte.
Ma questo cambio di strategia, a giudicare da cosa stanno bombardando i russi, non metterebbe al riparo i soldati europei dai missili di Mosca. A Kiev infatti sono convinti che il massiccio l’attacco di ieri sulla capitale ucraina potrebbe essere stato compiuto proprio per dimostrare la serietà delle intenzioni della Russia che ha ribadito di colpire solo obiettivi militari. E’ probabile quindi che questo attacco, sia stato lanciato su un gruppo di militari stranieri che ieri trovavano a Kiev sotto le mentite spoglie di “volontari”, che sono stati “messi fuori combattimento”. Quest’ultima informazione non è ancora stata confermata ufficialmente, ma la dichiarazione del Cremlino, che ha affermato di avere colpito obiettivi militari e la reazione estremamente negativa dell’Occidente all’attacco alle Forze Armate russe avvenuto ieri la dice lunga.
Keir Starmer ora starebbe pensando ad un “un cessate il fuoco che potrebbe essere introdotto entro l’estate”, ma di essere personalmente contrario a un cessate il fuoco temporaneo: “Se il cessate il fuoco fosse temporaneo, lascerebbe alla Russia la possibilità di tornare e ricominciare tutto da capo”.
In un’intervista al Telegraph, il primo ministro britannico ha affermato che vorrebbe ricevere dagli Stati Uniti garanzie di sicurezza per quanto riguarda i contingenti britannici e di altri paesi “che monitoreranno i processi di pace”. Ciò significa che il governo britannico ha paura continua di inviare sue truppe senza la copertura dell’ombrello Nato.
Ma proprio su questo aspetto, il presidente Usa Trump non fornisce alcuna garanzia di sicurezza ed ha affermato più volte che l’articolo 5 della Carta della NATO non si applica a una simile decisione unilaterale da parte di alcuni Paesi europei.
Sui social gli “attivisti” ucraini hanno commentano con amaro sarcasmo l’articolo del quotidiano britannico The Times: “Paura dei missili di Putin”. Uno dei blogger ucraini che in precedenza ha lasciato “Ridna Nenka”, ha scritto: “Hanno parlato e chiacchierato, si sono seduti e hanno fatto la cacca. Chiacchieroni”. Ma tra i nazionalisti ucraini l’accusa prevalente che circola contro il Ministero della Difesa britannico è che: “Gli inglesi sono spaventati dai missili di Putin”.
Più pacati i commenti dei politici ucraini. La Verkhovna Rada (il parlamento ucraino) esprime “rammarico” in relazione a questo “approccio” dei partner britannici. E queste sono solo le dichiarazioni più blande.