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Tolgono Rdc ai poveri e danno i vitalizi ai condannati anche per mafia: da D’Alì a Dell’Utri fino a Formigoni

Il governo Meloni si conferma il Robin Hood al contrario, dopo avere tolto il reddito di cittadinanza alle famiglie povere, continua a dare soldi agli ex parlamentari condannati per mafia: D’Alì e Dell’Utri sono solo la punta dell’iceberg

I tempi di quando nel 2015 Piero Grasso, all’ora presidente del Senato, firmò la delibera che tolse il vitalizio ai condannati per alcuni reati è solo un ricordo lontano, non solo temporalmente ma sopratutto politicamente. Nel 2021 il Senato della Repubblica con due sentenze degli organi interni “stracciò” quella firma e le lancette della giustizia sociale tornarono indietro, forse per sempre. A gioire sono stati tanti condannati anche per mafia come Antonio D’Alì, di Forza Italia, condannato a 6 anni per concorso esterno in associazione mafiosa, Marcello Dell’Utri, braccio destro di Silvio Berlusconi condannato a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa e Vincenzo Inzerillo, ex Dc, 5 anni e 4 mesi per lo stesso reato.

Ma l’elenco di ex senatori percettori di “trattamenti previdenziali diretti” con una fedina penale non più “immacolata”, è lungo e con nomi “famosi”. In primis merita la citazione Roberto Formigoni, proprio lui infatti con i suoi ricorsi ha permesso che il Senato stracciasse la delibera di Grasso. Per la cronaca, Formigoni ha una condanna definitiva a 5 anni e 10 mesi per corruzione, ma dopo il voto di Palazzo Madama, è tornato a percepire l’assegno. Scorrendo l’elenco tra i “percettori del vitalizio” troviamo Denis Verdini, finito in carcere dopo sentenza definitiva che gli ha inflitto 6 anni e mezzo per bancarotta; Ottaviano Del Turco, già presidente della Regione Abruzzo, condannato a 3 anni e 11 mesi per induzione indebita nel processo per uno scandalo sulla sanità privata. Ed ancora tra gli ex Senatori c’è Vittorio Cecchi Gori, condannato a un totale di 8 anni e 5 mesi per alcuni reati finanziari, Ferdinando Di Orio, senatore per due legislature col centrosinistra, condannato a 2 anni e 6 mesi per induzione indebita e Franco Righetti, centrista finito nei guai per alcuni affari immobiliari.

Di fatto sui vitalizi, si è tornati indietro e per ripristinare la regola servirebbe l’intervento dell’ufficio di presidenza del Senato guidato da Ignazio La Russa, ipotesi che non appare assai improbabile. Giorgia Meloni da quando è premier  ha smantellato tutte le leggi volute dal Movimento cinque stelle, dal Bonus edilizia al reddito di cittadinanza. Il fine come dichiarato dal cognato della premier il ministro Lollobrigida, è quello di togliere voti ai grillini, ma a parte quella che appare come una evidente vergognosa forma di “morbosa gelosia”, almeno dagli ultimi sondaggi, il risultato ottenuto è l’ opposto, il M5s infatti continua a salire, diventato oggi la seconda forza politica e FdI che per la prima volta è scesa nei consensi.