Scontri a Torino davanti alla sede del Politecnico, un corteo di studenti pro Palestina ha lanciato uova e sassi contro il reparto mobile della polizia che ha reagito con manganellate
Momenti di tensione oggi a Torino davanti al Politecnico, gli studenti sono arrivati dopo aver manifestato davanti alle Ogr e hanno lanciato pietre e pigne contro le forze dell’ordine poste a protezione della struttura. La polizia ha risposto con qualche carica di alleggerimento per allontanare i manifestanti che cercavano di entrare nell’ateneo.
“Boicottiamo la guerra. Scuole e università con i popoli in rivolta” è lo striscione dietro il quale è partito il corteo degli studenti. poi al grido di “Oggi scendiamo in piazza per la terza volta in questo mese con l’ultimo corteo dell’anno, siamo qui per riprenderci tutto e contro un governo che non si cura dei bisogni dei giovani. Sarà un inverno caldo, ci mobiliteremo in tutte le scuole con presidi e autogestione per far sentire la nostra voce”. E ancora “le scuole sanno da che parte stare, Palestina libera dal fiume fino al mare” e “Palestina libera” il corteo ha quindi a sfilare da piazza XVIII Dicembre.
Arrivati sotto l’Ufficio scolastico regionale presidiato da un cordone di forze dell’ordine è iniziato il lancio di uova con slogan contro il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara. “Valditara non ti vogliamo, la scuola è nostra e ce la riprendiamo”, hanno scandito dal megafono accendendo alcuni fumogeni.
Il corteo è poi arrivato davanti la sede dell’Unione Industriali di Torino e i manifestanti hanno acceso alcuni fumogeni e lanciato uova contro le forze dell’ordine schierate a protezione del palazzo. “Contro lo sfruttamento dei giovani, contro chi ci vuole fare lavorare gratis in azienda”, hanno scandito dal megafono e aggiunto: “A quasi tre anni dalla morte di Lorenzo e Giuseppe (studenti morti durante stage in azienda, ndr) ribadiamo che siamo contro l’alternanza scuola-lavoro e chi vuole farci lavorare in azienda al posto di studiare, per farci diventare una classe ubbidiente e ordinata”.
Il corteo ha quindi raggiunto le Ogr dove sono ospitati i laboratori di Leonardo e dove oggi è in corso anche l’annuale appuntamento di bilancio delle attività del sindaco e della giunta torinese. “Fuori Leonardo dalle università – hanno scandito gli studenti dal megafono accendendo fumogeni e lanciando pigne – questa azienda la vogliamo fuori dal Politecnico e dall’Università perché è complice del massacro a cui stiamo assistendo in Palestina”.
Gli studenti hanno raggiunto la sede torinese della Rai dove hanno divelto un cancello d’ingresso dietro il quale erano posizionate le forze dell’ordine. Infine il corteo è arrivato a Palazzo Nuovo.“Oggi è stata una grande giornata ma non ci fermeremo. Non finisce qui, siamo giovani e abbiamo la forza per continuare”.
Redazione Fatti & Avvenimenti