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Tra Russia e Occidente può esserci solo guerra: Biden d’accordo col mandato d’arresto per Putin

Biden ha messo in chiaro quello che ormai da mesi era diventato ovvio: Russia e Occidente sono apertamente acerrimi nemici e lo resteranno per lungo tempo, non è escluso il confronto militare diretto

La guerra fredda non aveva mai raggiunto picchi di tensione simili, forse solo la crisi dei missili di Cuba del ’62 è paragonabile, ma quello che sta succedendo oggi ha portata sistemica e storica.

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato di ritenere giustificato il mandato d’arresto della Corte penale internazionale (CPI) dell’Aia contro il presidente russo Vladimir Putin.

Biden ha dichiarato ai giornalisti: “Beh, penso che sia giustificato – il mandato d’arresto -. Ma il punto è che non è nemmeno riconosciuto a livello internazionale da noi. Ma penso che rappresenti un fatto molto forte”.

Dunque Biden si dice d’accordo col mandato d’arresto, ma subito dopo si “riprende”, dicendo che neppure gli Stati Uniti riconoscono la decisione della corte, per poi tornare sul punto considerandolo “molto forte”.

La posizione di Washington suona dunque come: noi non riconosciamo la Corte penale internazionale – perché non l’abbiamo mai riconosciuta -, ma siamo d’accordo col mandato d’arresto.

Una posizione che non ha precedenti nella storia, una spaccatura totale e probabilmente irrecuperabile tra USA e Russia, dove una delle due parti parla di “arrestare” il leader dell’altra potenza. Evidente che, su questa strada, il confronto militare diretto appaia sempre più vicino.

Dal punto di vista dei fatti però cambia poco: il mandato d’arresto non valeva nulla prima e continua a non valere nulla adesso. Bisognerebbe infatti chiedersi quanto ci impiegherebbero le atomiche russe ad arrivare in Occidente se qualche pazzo tentasse veramente di arrestare Putin, magari durante il viaggio per una visita ufficiale in qualche nazione estera.