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Travaglio a Ottoemezzo: “il reddito di cittadinanza andrebbe ampliato e non ridotto”

Botta e risposta nella puntata di ieri sera di “Otto e mezzo” su La7, tra il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio e la conduttrice Lilly Gruber sulla posizione del governo Meloni sul reddito di cittadinanza

Travaglio oltre che alla Gruber ha risposto contemporaneamente alla giornalista Mariolina Sattanino, ospite in studio e al direttore di Libero Alessandro Sallusti, che erano dalla parte del governo sull’abolizione del reddito di cittadinanza perché a loro dire ci sarebbero troppi percettori che lavorano in nero e sarebbe la causa della scarsità di lavoratori stagionali in estate.

“Questo è un dato completamente falso perché non è legato al reddito – ha detto Travaglio – La verità è che il reddito di cittadinanza andrebbe ampliato e non ridotto. Tutti i casi di abuso di cui parlano i giornali sono proprio frutto dei controlli, a dimostrazione che si fanno molti più controlli sul reddito di cittadinanza che sull’evasione fiscale, con la differenza che difficilmente uno evade 500 euro al mese, mentre un furbo del reddito di cittadinanza prende indebitamente al massimo 500 euro al mese. Le pene per chi truffa sul reddito di cittadinanza sono altissime, addirittura più alte della frode e dell’evasione fiscale”.

Poi il direttore del Fatto Quotidiano aggiunge: “Ma il problema delle truffe non è che lo risolvi levandolo a tutti gli occupabili, che una volta si chiamavano disoccupati. La commissione Saraceno, che ha lavorato durante il governo Draghi, ha presentato delle ottime proposte per migliorarlo. Sapete cosa ne ha fatto il governo Draghi? Le ha cestinate. Chiedete a Chiara Saraceno, una delle massime esperte di problemi del lavoro, che fine hanno fatto le sue proposte in mano al ministro Orlando e al governo Draghi. Sono state cestinate e ignorate completamente”.

Infine Travaglio conclude: “Dopo 3 anni di rodaggio, è ovvio che si debbano fare dei ritocchi al reddito di cittadinanza. Ma sarà mica un ritocco levarlo a tutti quelli che lo prendono solo perché non trovano lavoro? Pensate agli esodati, ovvero i 50enni che vengono licenziati dall’oggi al domani, non trovano più lavoro e non hanno ancora una pensione. Vuoi dar loro almeno 500 euro per tirare avanti o li vuoi buttare sotto i ponti? Questo è quello che avverrà da agosto”.