Tensione nel porto di Trieste: la polizia inizia lo sgombero dei manifestanti No green pass, con cariche e uso di idranti, manganelli e scudi alzati
Al Varco 4 del porto di Trieste questa mattina, come annunciato da fonti governative, è iniziato lo sgombero dei manifestanti. Sul posto sono arrivati alcuni mezzi della polizia con i manifestanti che sono rimasti seduti a terra pacificamente dal lato opposto del Varco, al grido di “La gente come noi non molla mai” e “Libertà”.
Dopo qualche minuto, sono iniziati i momenti di tensione, con gli agenti che sono scesi dai mezzi in tenuta antisommossa e un funzionario con il megafono ha intimato ai manifestanti di disperdersi “in nome della legge”. Un manifestante ha gridato: “Siamo disarmati, abbiamo bambini a casa, vergogna”.
Ma i promotori della protesta sono rimasti seduti e i poliziotti hanno azionato gli idranti, uno dei quali con un potente getto d’acqua ha colpito in pieno un uomo che nelle caduta ha battuto la testa a terra ed è stato soccorso dai compagni. Non si conoscono le sue condizioni.
Gli agenti non ottenendo risultati con gli idranti, sono quindi passati ai manganelli e con gli scudi alzati ed in quel momento la tensione si è alzata e per qualche momento polizia e manifestanti si sono trovati corpo a corpo. L’operazione è ancora in corso, ma i manifestanti non sembrano intenzionati ad andare via e continuano a scandire la parola “libertà” e frasi “La gente come noi non molla mai’”.
Redazione Fatti & Avvenimenti