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Trovato e arrestato il “bombarolo” che ha bruciato i due ragazzi di Ciaculli: è un uomo di 77 anni (Foto)


Si chiama Benedetto Fici, l’anziano di 77 anni che oggi è stato fermato con la pesante accusa di tentato omicidio: l’uomo non ha confessato.

Arrestato-Fici

Secondo gli inquirenti, non era la prima volta che Umberto Geraci, il giovane di 22 anni che si trova in rianimazione dopo essere stato investito dall’esplosione di una bomba molotov lanciata contro lui e la sua fidanzata nel quartiere palermitano di Ciaculli, veniva cacciato da un rudere di campagna.

Infatti i risultati delle indagini condotte dal capo della squadra mobile Rodolfo Ruperti, hanno permesso di scoprire che prima di montare la tenda nel casolare scenario della tragedia, il giovane era stato già cacciato da altri due ruderi che aveva utilizzato come luogo dove appartarsi e dormire. Nelle volte precedenti, sarebbe stato addirittura picchiato, prima di essere cacciato.

Rodolfo Ruperti, descrive la storia come una vicenda grave e triste: “Oggi è stato fermato su disposizione della Procura di Palermo il presunto autore di questo gesto gravissimo ovvero il lancio di molotov contro questi due ragazzi che si trovavano in quel casolare semi abbandonato”.

Ricordiamo che Geraci fa il panettiere e non riesce a guadagnare il necessario per permettersi una abitazione dignitosa. Inoltre il ragazzo ha problemi di convivenza con la propria famiglia e per questo è andato via di casa. Ma la sua presenza in quella zona, a quanto pare  non era gradita a tutti.

Ed è proprio questo il movente del violento gesto, secondo il capo della mobile Ruperti, che ci spiega: “la vicenda inizia un anno fa, quando il giovane decide di andare via da casa e trova rifugio nel primo casolare abbandonato da dove sarà cacciato poco tempo dopo. Siamo risaliti all’uomo fermato oggi grazie al racconto dei feriti. I due giovani non conoscevano il nome dell’aggressore, ma hanno descritto le sue fattezze fisiche, la macchina che utilizzava e indicato la zona dove presumibilmente abitava”.

Ed infine Ruperti dice: “In passato un altro casolare che sorge nel fondo di proprietà della figlia dell’odierno fermato, Benedetto Fici, era stato dato alle fiamme. Le indagini sono partite proprio dalle analisi scientifiche effettuate in quel casolare. Anche lì geraci aveva cercato rifugio in passato ma era stato malmenato e cacciato e il rudere era stato bruciato. In seguito aveva occupato un altro casolare che sorgeva dentro un’altro appezzamento di terreno a circa cento metri di distanza ma appartenente a un’altra persona. Anche in questa seconda occasione era stato minacciato e costretto ad andare via. Infine la terza occupazione conclusasi con il lancio delle molotov ed il grave ferimento”.

Umberto Geraci, è attualmente ricoverato in rianimazione a seguito delle ustioni sul 50% del corpo, nonché delle diverse ferite sparse, provocate dalle schegge metalliche contenute nella molotov.