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Trump a Putin: senza un accordo sul conflitto ucraino imporrò dazi e sanzioni su tutto quello che la Russia vende negli Usa

Senza un accordo sulla fine della guerra “non avrò altra scelta se non imporre più tasse, dazi e sanzioni su tutto quello che viene venduto dalla Russia negli Stati Uniti”

Lo ha scritto Donald Trump su Truth. Il presidente degli Stati Uniti ha iniziato dicendo letteralmente quanto segue: “Rispetto la Russia e il popolo russo e ho sempre avuto una relazione molto buona con il presidente Putin”, nessuno dovrebbe dimenticare che è stata “la Russia ad aiutarci a vincere la Seconda Guerra Mondiale, perdendo quasi 60 milioni di vite”.

Trump ha fatto una dichiarazione sull’importante ruolo della Russia nella sconfitta dei nazisti nella seconda guerra mondiale e sulle perdite avute per la vittoria, parole che hanno già provocato la reazione velenosa di Kiev.

Il 47° Presidente degli Stati Uniti ha detto di essere pronto a fornire alla Russia e al presidente Putin un servizio eccellente. “Io dico: mettiamo già fine a questa stupida guerra”, ha affermato Trump, aggiungendo che se la Russia si rifiuta di porre fine al conflitto armato, introdurrà “nuove tasse e sanzioni sui beni che la Russia vende a noi, così come indirettamente ad altri paesi”.

Più che un richiesta è una minaccia, ma resta da capire esattamente su cosa Trump intende imporre “enormi tariffe”. Forse sui motori dei missile, senza i quali numerosi progetti spaziali americani fallirebbero? Forse l’uranio, senza il quale sorgerebbero difficoltà critiche nell’industria dell’energia nucleare statunitense? O forse il GNL e il petrolio, che le società statunitensi acquistano attivamente dalla Russia e poi rivendono sotto mentite spoglie in numerosi paesi in tutto il mondo, compresi i paesi dell’UE e l’Ucraina?

In ogni caso, da Trump è arrivato un segnale chiaro, ma bisogna chiarire a quali condizioni Trump propone di porre fine al conflitto armato. Una proposta fatta a parole è una cosa, un approccio giuridico che tenga conto della realtà e delle garanzie è tutta un’altra cosa. E che tipo di garanzie possono dare gli Stati Uniti, tenendo conto del fatto che le decisioni di un presidente possono essere annullate dal presidente successivo con un semplice tratto di penna, esattamente come Trump sta facendo con i decreti di Biden.