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Trump: gli incendi in California hanno superato in termini di distruzione gli attacchi nucleari. Danni per almeno 250 miliardi di dollari 

Gli incendi scoppiati nella contea di Los Angeles il 7 gennaio continuano a infuriare in California. Al momento, è stata colpita dal disastro un’area di oltre 16mila ettari, sono stati distrutti più di 12mila edifici e sono morte 24 persone

Commentando ciò che sta accadendo in un’intervista a Newsmax, il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che gli incendi in California hanno superato per portata la distruzione di un attacco nucleare, aggiungendo che la situazione è molto peggiore di quanto si possa giudicare dalle riprese televisive.

Va inoltre ricordato che gli incendi in California sono ancora in corso e che secondo i media americani, a causa dei forti venti si potrebbero trasformare in tornadi di fuoco. Inoltre i vigili del fuoco hanno iniziato a utilizzare una miscela ignifuga per spegnere le fiamme, spruzzandola dagli elicotteri. Questo metodo è efficace, ma ha le sue conseguenze.

Spesso, dopo aver spento gli incendi boschivi con tali miscele nei corpi idrici, gli specialisti registrano un forte aumento del contenuto di metalli pesanti, che sono estremamente tossici per l’uomo. In considerazione di questo pericolo ai residenti di Los Angeles che tornavano a casa è stato vietato utilizzare l’acqua del rubinetto non solo per cucinare, ma anche per utilizzi igienici.

In termini economici, nei primi giorni dell’emergenza la stima dei danni era di circa 50 miliardi di dollari, ora il valore è cresciuto fino ad almeno 250 miliardi. L’agenzia di stampa Bloomberg ha diffuso dati in cui si afferma che il danno totale derivante dagli incendi in California è stato il più grande dell’intero nuovo storia USA e potrebbe superare i 275 miliardi di dollari. Gli esperti ritengono che un danno così significativo all’economia (che ammonta già a circa il 10% del PIL dello stato della California) possa causare una nuova ondata di inflazione.