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Turisti rubano due libri dalla casa museo di Quasimodo a Modica: Beccati dalla polizia


Una coppia di turisti, ruba due preziosi libri dalla casa natale, oggi museo, di Salvatore Quasimodo a Modica, ma sono stati rintracciati dalla polizia, che ha recuperato i testi storici

Gli autori del furto sono due turisti palermitani, A.E. di anni 48 e il compagno D.R. di anni 49, in trasferta a Modica, che sono stati segnalati alla locale A.G., per furto aggravato in concorso. La coppia ha trafugato due volumi dalla casa natale di Salvatore Quasimodo a Modica, ma dopo la segnalazione dei collaboratori di un’agenzia, che gestisce la casa-museo del poeta premio Nobel e organizza visite guidate, la polizia ha rintracciato la coppia a una fermata dei pullman e recuperato i testi storici: Lettere d’amore a Maria Cumani e Tutte le poesie di Salvatore Quasimodo.

Questo il comunicato della Polizia.

Gli agenti della Polizia di Stato nella serata del 24 agosto durante un servizio di controllo del territorio venivano allertati da una dipendente del Museo, Casa Natale di Salvatore Quasimodo, ubicato in questo centro storico, dove poco prima due turisti si erano impossessati di due testi di pregio riposti all’interno della stessa.

Il personale operante apprendeva dai collaboratori dell’associazione culturale”Proserpina”, che si occupa delle visite guidate e della custodia della struttura, che avevano notato una coppia di turisti che con fare sospetto si aggirava per gli ambienti del Museo; i due erano stati rimproverati perché trovati con degli oggetti in mano, messi in mostra ai visitatori. Dopo l’allontanamento dei due visitatori i responsabili della casa museo avevano accertato l’ammanco di due testi storici dello scrittore e specificatamente:Lettere d’amore a Maria Cumani e Tutte le poesie di Salvatore Quasimodo, entrambi sottoposti, così come altro materiale e l’intero immobile, alla tutela della Sovrintendenza ai Beni Culturali di Ragusa.

Il personale addetto alla custodia del sito forniva una dettagliata descrizione dei due giovani turisti e del loro abbigliamento eaggiungeva che i medesimi, oltre a tenere durante la visita un comportamento strano,non avevano pagato il ticket d’ingresso allontanandosi repentinamente approfittando della presenza di altri visitatori. Il personale dipendente informava questa sala operativa della descrizione dei due sospettati e nelle ore seguenti si dava notizia dell’accaduto alle altre pattuglie operanti sul territorio, che espletavano sul territorio una capillare ricerca dei due soggetti, attenzionando i luoghi maggiormente frequentati da turisti in questo centro, compreso le frazioni balneari.

Nella mattinata successiva, il 25 agosto, presso una fermata di pullman in questo centro, corso Umberto 1^, operatori di Poliziain servizio di Volante, già intervenuti nella giornata precedente, notavano una coppia che corrispondeva nelle fattezze, ed in particolare nell’abbigliamento, ai due sospettati autori del furto presso il citato Museo.

Questi venivano identificati ed a carico della donna emergevano pregiudizi specifici per reati contro il patrimonio. Invitati in questi Uffici si chiedeva contezza del loro alloggio in questo centro, indicato in un noto B&B di questa via Vittorio Veneto. Sottoposta a perquisizione e controllo la camera in uso ai predetti, il compagno della donna, resosi conto delle proprie responsabilità, consegnava agli operatori i due libri asportati nella giornata precedente.

Successivamente i responsabili del Museo riconoscevano i due visitatori e quanto da loro asportato, prowisto di regolare numero di inventario. La merce trafugata veniva restituita al personale dell’associazione culturale. Al termine di tale attività di polizia giudiziaria i due autori del furto A.E. di anni 48 e il compagno D.R. di anni 49 venivano segnalati alla locale A.G., per furto aggravato in concorso, entrambi originari di Palermo e residenti in quella provincia. L’attività di prevenzione e contrasto alla commissione dei reati in genere condotta dal personale del Commissariato P.S. di Modica, ha ancora una volta dimostrato rapidità ed efficacia nell’assicurare alle loro responsabilità gli autori di tale gesto inqualificabile, posto in essere ad uno dei beni più cari alla comunità di questo centro, recuperando per uno dei siti più importanti di Modica quanto maltolto.