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Turturici: Sindaco Di Paola usa toni rassicuranti da “Alice nel paese delle meraviglie”


“Nella seduta di ieri sera del  Consiglio Comunale, il sindaco ha assunto il “compito” di relazionare sullo stato comatoso in cui versano Ospedale e Terme, usando toni rassicuranti da Alice nel paese delle meraviglie”.

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Così Mario Turturici che sintetizza l’intervento politico della seduta di ieri sera: “Una relazione  a telecamere spente, visto che il Consiglio Comunale della città oramai si è ridotto al assolvere a compitini di mera ratifica.  Eppure non si è parlato solo di Terme e Ospedale, ma anche di misure correttive per evitare che il comune vada in dissesto finanziario.

E così l’assessore al Bilancio ha dovuto candidamente ammettere che l’amministrazione ha fallito nella attività di organizzazione e coordinamento  degli uffici e che la situazione finanziaria del Comune è quella che è. Una ammissione di colpa a pochi mesi dalla scadenza del mandato che è sembrata una dichiarazione di resa incondizionata.

E così ho dovuto (per l’ennesima volta) rimarcare la drammatica situazione del nostro Ospedale, dicendo (a chiari lettere) che non mi fido più  delle rassicurazioni che provengono dal governo della regione e da Roma e criticando la scelta di approvare inutili documenti politici, perché è finito il tempo delle chiacchiere, occorrono da subito segnali tangibili che ridiano fiducia ai cittadini.

Un segnale immediato ? Si potenzi il Pronto soccorso, subito: senza se e senza ma!Solo allora potrà tornare quel minimo di fiducia. Viceversa non ci resta che scendere in Piazza, tutti a prescindere dal colore politico, a difesa del nostro Ospedale.

Al contempo ho chiesto al Sindaco di agire con più forza, chiedendo la convocazione della conferenza dei sindaci a Sciacca alla presenza del Ministro della salute.

Sulle Terme ho evidenziato la illogicità della nuova normativa regionale, in base alla quale la Regione contrae un mutuo per l’acquisto ( con bando pubblico) di beni che già le appartengono, mentre la soluzione più immediata sarebbe stata  quella di ricapitalizzare la società, revocare la liquidazione e nominare un manager capace di metter in piedi un vero piano industriale, per completare un processo di privatizzazione che dura da quasi venti anni.

Sulla situazione finanziaria del comune ho evidenziato che le misure  correttive proposte risultano inidonee, per questo mi sono astenuto all’atto della votazione della delibera, ed ho invitato il sindaco  al massimo dell’impegno per evitare che ritardi e lentezze  ulteriori possano tradursi in disservizi e aggravi di tasse per i cittadini”.