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Twitter dice ‘No’ al bavaglio di Bruxelles e abbandona il codice di condotta Ue, Jurova: “Musk ha scelto lo scontro”

L’azienda di Elon Musk ha deciso di non rilasciare più i report sulle misure anti disinformazione richieste sull’Europa, che di fatto non sono altro che limitazioni della libertà di pensiero ed è scontro con Bruxelles

La decisione di Twitter non è stata presa bene da Věra Jourová, vice presidente della Commissione, che ‘avvisa’ Musk su possibili ritorsioni: “Fanno un errore e scelgono la strada più difficile. Se Twitter vuole operare in Europa deve rispettare le nostre norme”. Una sorta di minaccia verso colui che la momento è l’uomo più ricco del mondo e che come tale chissà cosa potrebbe inventarsi per aggirare eventuali restrizioni dell’Europa.

Ma vediamo in cosa consiste questo codice di Condotta al quale il miliardario non vuole sottostare.

Innanzitutto occorre precisare che l’adesione al codice di condotta non è obbligatoria e quindi la presa di posizione di Věra Jourová appare ancora di più una sorta di imposizione forzata. Gli obiettivi dichiarati dell’iniziativa, nata nel 2018, sono inclusi nel Digital Services Act e dovrebbero contrastare la disinformazione. A partire dal 25 agosto il Digital Services Act europeo nell’Ue entrerà in vigore e diventerà un obbligo legale. Da quel momento imporrà alle piattaforme di adottare misure anche su trasparenza e moderazione dei contenuti.

Cosa si nasconde dietro i termini “trasparenza e moderazione dei contenuti”, lo fanno capire bene le parole della Jourová: “Se Twitter vuole operare e fare soldi nel mercato europeo deve rispettare le nostre norme e prendere le misure appropriate”, sottolineando come al momento non si sta vivendo una situazione normale poiché Mosca “vuole compromettere il sostegno dei nostri cittadini per l’Ucraina e ridurre la fiducia nella democrazia”. Ecco perché “vogliamo che i firmatari del Codice di condotta si preparino per l’arrivo della legge sui servizi digitali”. Chiaro il concetto di democrazia che ha l’Europa: chiunque non si allinea al pensiero unico che l’Ucraina è buona e la Russia il male assoluto, non deve avere il diritto di parlare.

Conoscendo Elon Musk, lo scontro tra Twitter e l’Unione europea è appena all’inizio e le parole della Jourova lo confermano: “Twitter ha fatto un errore” ad abbandonare il Codice di condotta Ue sulla disinformazione “scegliendo la strada più difficile, quella dello scontro. La Commissione ne prende atto: il Codice è volontario, ma abbandonandolo Twitter ha attirato molta attenzione e le sue azioni e il rispetto delle regole Ue saranno controllate vigorosamente e urgentemente”.
“Abbandonando il Codice – ha precisato Jourova – Twitter ha raccolto su di sé molta attenzione” e ora il rispetto delle leggi europee da parte sua (la nuova legge sui servizi digitali che entrerà in vigore il 25 agosto, ndr) sarà oggetto di “attento scrutinio”.

Infine la vice presidente della Commissione: “Ora abbiamo, credo, 12 nuovi firmatari. Il codice conta complessivamente 44 firmatari, tra cui le principali piattaforme online come Facebook, Google, YouTube, TikTok, tutte collegate tra loro, ma anche l’industria pubblicitaria e la società civile. Oggi abbiamo dato il benvenuto, come ho detto, ai nuovi firmatari, che stanno completando l’idea di avere partecipanti più diversificati nell’ambito del codice di condotta”.