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Ucraina. Dopo il lancio del missile balistico, Mosca: Se gli Usa danno missili a Kiev noi possiamo darli a Hezbollah e Houthi

La Russia questa mattina ha risposto ai missili Atacsm e Stror Shadow ucraini, lanciando per la prima volta un potentissimo missile balistico intercontinentale, ma potrebbe esserci altro, il consigliere Sivkov dice: “Dobbiamo agire con mani altrui come fanno gli americani” , se danno missili a Kiev noi possiamo darli a Hezbollah e Houthi

Al Cremlino dunque c’è chi pensa di dare armi e sostegno ai nemici degli Usa e dell’Occidente. Non è una novità, già a giugno lo stesso presidente russo Putin ne aveva parlato, ma ora l’ipotesi potrebbe diventare realtà. Ma cosa succederebbe se la Russia rifornisse di missili Hezbollah e Houthi e questi colpissero basi o caccia e navi militari occidentali? Sarebbe la terza guerra mondiale.

La conferma che questa ipotesi sia entrata nei disegni del Cremlino arriva da Konstantin Sivkov, membro dell’Accademia delle scienze missilistiche e consigliere del Cremlino: Una soluzione molto semplice è quella di consegnare le nostre armi a Paesi che hanno rapporti complicati con gli Usa. C’è Hezbollah, ci sono gli Houthi. Dobbiamo comportarci strategicamente come sono soliti a fare gli americani: agire con mani altrui”. Ed ancora: “Se qualcuno pensa che sia possibile mandare armi in zona di guerra per prenderci di mira, non vedo perché noi non potremmo fare la stessa cosa in quelle regioni del mondo dove sono sotto attacco infrastrutture e proprietà dei Paesi nemici della Russia”.

Ciliegina sulla torta la dichiarazione di appena un mese fa, del presidente della Bielorussia Aleksandr Lukashenko, alleato fedelissimo, che durante una intervista alla Bbc ha confermato l’esistenza di questa opzione: “I ribelli Houthi potrebbero andare al Cremlino e chiedere armi per mettere in atto tremendi attacchi sulle navi straniere” ha detto con il suo abituale modo di lasciar intendere.

Ma come la pensano i russi? Il canale di opposizione Mozhem Obyasnit, “Possiamo spiegare”, ha chiesto al suo mezzo milione di abbonati come pensano si sviluppi la reazione russa.

Ebbene, oltre il 50 per cento, come era facile preveder ha risposto che Putin intensificherà i suoi attacchi all’Ucraina. “Radere al suolo il quartiere degli edifici governativi a Kiev, demolire le centrali idroelettriche e i bacini idrici, distruggere tutti i ponti autostradali e ferroviari attraverso il Dnepr”.

A rincarare la dose ci hapensato il senatore Andrei Klishas, amico personale di Putin. “Nessuna Ucraina sovrana entro nessun confine, nessuno Stato ucraino: non deve rimanere più nulla”.