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Ucraina. I Russi conquistano Kherson, l’esercito ucraino in ritirata. Violente esplosioni a Kiev

Nella serata di ieri le forze del Cremlino conquistano Kherson, la seconda città più grande dell’Ucraina, il cui esercito è in ritirata. Fortissime esplosioni anche nella capitale Kiev dove un missile è caduto vicino alla stazione, ma era destinato al ministero della Difesa

L’esercito russo ieri sera ha conquistato la città di Kherson e ne ha assunto il controllo. Ad ammettere quanto accaduto è stato Igor Kolykhaev, sindaco della città nel sud dell’Ucraina che ha anche riferito ad un giornalista del New York Times di aver incontrato il comandante delle forze russe in città, che gli detto di volere stabilire un’amministrazione militare.

Kherson di fatto è la prima grande città a essere occupata dall’esercito russo e per Mosca rappresenta anche la prima importante vittoria militare per la sua posizione geografica, che risulta essere particolarmente strategica per conquistare Odessa.

Kherson si trova fra le città di Mykolaiv e Nuova Kakhovka ed è ubicata sulla sponda destra dell’estuario del Dnepr, la città portuale si trova ad una trentina di chilometri dalla foce di questo fiume nel mar Nero. Proprio per questa posizione strategica, la città è un importante porto e centro industriale, con un aeroporto internazionale, collegato alla rete ferroviaria ucraina. Inoltre dal 2014 è la sede del governo in esilio della Repubblica autonoma della Crimea, oggi annessa dalla Russia dopo un referendum.

Sul campo, controllare Kherson, – come riporta la Bbc – significa anche controllare un’importante fonte di acqua potabile, la stessa che dopo l’annessione russa della Crimea nel 2014, Kiev aveva interrotto ed infatti il suo ripristino è stata una delle prime azioni russe dopo la conquista.

Adesso le operazioni dell’esercito russo sono concentrate su Kiev, dove le esplosioni si susseguono incessanti e nella serata di ieri un missile che aveva come obiettivo il ministero della Difesa ucraino, è stato abbattuto dall’antiaerea, ma un frammento è caduto nei pressi della principale stazione ferroviaria della capitale danneggiandola. A riportare la notizia sono stati i media locali, dopo che in un primo momento avevano parlato di un bombardamento della stazione.

Intanto oggi, giovedì 3 marzo, dovrebbero svolgersi i colloqui per tentare di arrivare almeno ad un cessate il fuoco, ma i segnali sono tutt’altro che incoraggianti. Il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato di intensificare l’assalto alle città per costringere alla resa il presidente ucraino Zelensky e l’esercito russo continua a martellare gli obiettivi ritenuti sensibili per prendere il controllo di diverse aree del paese. Dopo Kherson infatti, la prossima a cadere potrebbe essere Mariupol, ormai assediata e senza luce.

A confermare la difficoltà dei negoziati di oggi, trapela anche la notizia, rilanciata dai media ucraini, secondo cui nei piani di Putin ci sarebbe già il potenziale sostituto di Zelensky alla guida del Paese. Si tratta di Viktor Yanukovic, l’ex presidente ucraino filorusso deposto nel 2014 dopo il noto colpo di stato, che in questo momento si troverebbe a Minsk.