L’attacco russo di ieri, con 84 missili lanciati su tutta l’Ucraina ha lasciato il segno, facendo capire a Zelensky che contro i missili ipersonici Kinzhal non può nulla: troppo veloci tanto da sfuggire ai radar e non intercettabili dalla contraerea
La notte tra mercoledì e giovedì, quella che in Ucraina sarà ricordata come il più pesante attacco russo sull’intero territorio ucraino, ha lasciato nell’entourage di Zelensky un profondo senso di sconforto: “Non abbiamo ancora la capacità di contrastare queste armi”, come ammesso ieri dallo stesso Comando delle forze aeree di Kiev.
Il bombardamento del 9 marzo, quando i russi hanno lanciato ben 84 missili su tutta l’Ucraina, è di fatto il più grande attacco aereo del 2023. Secondo gli analisti dell’American Institute for the Study of War (Isw), è stata una “vendetta” per gli attacchi terroristici avvenuti nella regione di Bryansk, in territorio russo, il 2 marzo scorso, quando un gruppo di sabotatori ucraini, i media parlano di circa 40 soldati, si sono infiltrati nella zona di confine della regione di Bryansk – precisamente nel villaggio di Lyubechane nel distretto di Klimovsky, che confina con l’Ucraina – ed hanno deliberatamente assaltato due auto civili ed ucciso due uomini. A bordo delle auto vi erano anche bambini: uno di loro è rimasto ferito, ha solo 11 anni. Il ministero degli Esteri russo, subito dopo avere appreso la notizia, in un comunicato ufficiale ha scritto: “Abbiamo tratto conclusioni adeguate da quanto accaduto. Gli organi investigativi russi hanno avviato un’indagine. Questo crimine non resterà impunito”. E gli analisti americani che si sia trattato di una vendetta, forse non hanno sbagliato.
La guerra sta cambiando e in peggio, l’attacco di ieri dimostra che innalzare il livello dello scontro con l’invio di armi sempre più potenti da parte dell’Occidente, sul campo produce l’effetto di una risposta militare russa ancora più potente. Chi teme che continuando su questa linea si arriverà all’uso del nucleare forse non sbaglia. Ma nessuno parla di pace.
Mosca dunque ha risposto all’invio dell’Occidente di Tank e munizioni a go gò a Kiev, con i missili kinzhal, che hanno messo a nudo l’inutilità della difesa aerea ucraina, per ammissione di Alexander Rodnyansky, consigliere economico di Zelensky: “I sistemi di difesa aerea dell’ucraina non resistono abbastanza bene ai missili ipersonici russi”. Secondo quanto riportato dalla Cnn, i sistemi di difesa aerea dell’ucraina non sono riusciti ad abbattere nessuno dei missili Kinzhal lanciati nell’attacco di giovedì della Russia.
Gli 84 missili sono stati lanciati contro le infrastrutture ucraine distruggendole. A comunicare l’entità dei danni provocati dal massiccio attacco russo è stato lo stesso Volodymyr Zelensky, ma assicurando che si lavorerà per ripristinare le linee elettriche danneggiate. “E’ stato un nuovo tentativo da parte dello stato terrorista di combattere la civilgà con un massiccio attacco contro le nostre infrastrutture. Ci sono state interruzioni temporanee di elettricità, calore e acqua in alcune delle nostre regioni e città. E sei ucraini hanno perso la vita: le mie condoglianze vanno alle loro famiglie”. Le zone più colpite sono quelle di Kharkiv, Zhytomyr, Odessa, Dnipropetrovsk, Kiev, Zaporizhzhia, ha detto ancora il capo di stato nel suo discorso serale. “RIngrazio tutti quelli che stanno lavorando per ripristinare gli approvvigionamenti elettrici: continuiamo a dimostrare di cosa è capace l’Ucraina”.