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Ucraina in ginocchio: 10 milioni di persone sono senza elettricità. Crosetto teme  esodi di massa verso i Paesi Eu

La Russia ha cambiato strategia e alle battaglie a terra con perdite di uomini sta preferendo il lancio di missili sulle strutture energetiche e non solo del Paese, con il risultato che oggi oltre dieci milioni di ucraini sono senza elettricità ed acqua

 

Da qualche settima a questa parte si assiste da parte della Russia a bombardamenti con missili su strutture energetiche, acquedotti, dighe, ponti e quanto di primaria necessità per la popolazione. Un cambio di strategia che permette a Mosca di lasciare i suoi soldati a presidiare le quattro regioni annesse, difendendole dai tentativi ucraini di riconquistarli. Ad ammettere che la tattica per i russi funziona è il ministro della difesa di Kiev Mykhailo Podolyak:L’attacco russo ha cambiato strategia e ora si rivolge contro le popolazioni civili. Distruggere le infrastrutture ucraine e mettere al buio le città vuol dire puntare a esportare la guerra in Europa”

Anche il presidente Volodymyr Zelensky  nel suo consueto discorso notturno, ha confermato che “ci sono oltre 10 milioni gli ucraini che sono senza elettricità dopo gli attacchi russi delle ultime ore: lo ha denunciato. Sono diverse le città ucraine, tra le quali la capitale Kiev, finite nel mirino degli attacchi russi nelle ultime ore”.

Con l’inverno ormai alle porte e le temperature che nel Paese continuano a scendere, stanno comportando un aumento dei consumi elettrici. Una situazione che come denunciato dall’operatore elettrico nazionale, Ukrenergo “ha complicato ulteriormente la già difficile gestione del sistema elettrico”.

Con l’Ucraina in ginocchio, Mosca tiene il punto: “Niente da discutere con Washington sull’Ucraina”. Anche durante i contatti diplomatici  non si intravede una via di uscita, ci sono solo dei “segnali”, in quanto “il dialogo è impossibile a causa delle posizioni opposte”. A dirlo è il viceministro degli Esteri russo, Serghei Ryabkov, il quale ha “preso atto del rapporto dell’Aiea che ha affermato di non aver rilevato segni di produzione di una bomba sporca in Ucraina”.

Il dibattito è di attualità anche in Italia dove a breve il governo dovrà decidere se continuare ad inviare armi a Kiev, decisione che dovrà passare per un nuovo voto in Parlamento. Per Crosetto tra i più favorevoli a nuovi invii di armi, la nuova strategia del Cremlino “creerà esodi di massa verso i Paesi europei”.
“L’attacco russo all’Ucraina ha cambiato strategia: ora si rivolge contro le popolazioni civili e punta a provocare esodi di massa di milioni di persone che devono decidere se morire di freddo o lasciare le loro case. – Ha detto ministro della Difesa, Guido Crosetto  in un’intervista a Qn– Distruggere le infrastrutture ucraine e mettere al buio le città vuol dire puntare a esportare la guerra in Europa, mandandoci migliaia di profughi per punirci di aver voluto aiutare l’Ucraina”.

Crosetto, sempre nell’intervista a Qn, anticipa che il governo “dovrà fare per forza un passaggio in Parlamento, in quanto l’autorizzazione agli invii di armi scade nel 2022 e va prorogata nel 2023. La linea da seguire per un eventuale sesto invio di armi la deciderà il governo, non io da solo”.