⦿ Ultim'ora

Ucraina. Kadyrov: “Errori a Kharkov, ma pronti 10 mila uomini, riprenderemo le città e arriveremo a Odessa”

Il leader ceceno Ramzan Kadyrov è furioso per quelli che giudica come errori del Comando russo e promette: “Riprenderemo le città perse, pronti altri 10.000 uomini, arriveremo a Odessa”

Le forze armate ucraine supportate dalla NATO hanno riconquistato “oltre 3.000 chilometri quadrati di territorio” dalle forze russe questo mese. A dichiararlo, il comandante in capo delle forze armate ucraine, Valeriy Zaluzhny.

Le dichiarazioni di Zaluzhny segnano l’importante perdita, dal punto di vista strategico, di Kupiansk, Izyum e Balakleya, con anche le fonti russe che ormai mostrano le mappe con il ritiro completo delle forze russe dalla parte settentrionale dell’oblast di Kharkov ed il riposizionamento del fronte lungo il fiume Oskol.

Notizie queste, che hanno mandato su tutte le furie il leader ceceno Ramzan Kadyrov che dopo aver annunciato il suo ritiro dalla politica – in evidente attesa di una “promozione” a Mosca – oggi ha apertamente criticato il Comando russo sul campo e minacciato di andare a discutere personalmente con il ministero della difesa della Federazione. Kadyrov, che dal canto suo vanta l’efficienza dei propri uomini – le unità cecene continuavano a combattere in formazione offensiva vero Soledar mentre Izyum veniva abbandonata dalle forze russe – ha chiarito che la controffensiva ucraina non rappresenta la fine della guerra.

“Oggi, il Ministero della Difesa ha chiarito le informazioni, i motivi per cui hanno lasciato le città di Izyum, Kupyansk, Balakleya. E’ stata una decisione obbligata per salvare vite umane. Ma questo non significa niente. Io, Ramzan Kadyrov, dichiaro ufficialmente che tutte le città perse torneranno indietro. La nostra gente è già lì, i ragazzi – riferendosi ai suoi soldati delle forze speciali cecene – sono appositamente addestrati per questo lavoro e sono pronti a partire altri 10mila combattenti, nel prossimo futuro raggiungeremo Odessa. E vedrete risultati concreti”.

Io non sono uno stratega come il Dipartimento della Difesa – afferma Kadyrov -, ma sono stati fatti degli errori, penso che trarranno delle conclusioni. Io dico la verità in faccia, amo sempre dire la verità. Io e ‘il mio popolo’ abbiamo parlato con tutti i comandanti sui fronti, abbiamo informazioni dal campo. E se non verranno apportate modifiche oggi o domani alla strategia dell’operazione militare speciale, dovrò contattare la leadership del Ministero della Difesa e la leadership del Paese per spiegare loro la situazione reale sul campo. La situazione è molto interessante, direi anche fantastica. Il fatto che se ne siano andati lì, gli ha regalato diverse città e villaggi, anche questo ha il suo vantaggio”.

Intanto nella notte, oltre all’avanzata ucraina, si sono registrati anche diversi lanci di missili e bombardamenti dell’aviazione di Mosca che hanno colpito basi militari ucraine e depositi di munizioni. Il portavoce della Difesa di Mosca Konashenkov ha dichiarato stamani che dal 6 al 10 settembre l’esercito russo avrebbe ucciso 4mila soldati di Kiev e feriti 8mila.