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Ucraina. Leader ceceno Kadyrov arriva a Kiev: “Arrendetevi o vi finiremo”, Zelensky salta Consiglio d’Europa

Ramzan Kadyrov, il leader ceceno fedelissimo di Vladimir Putin, sarebbe a Ivankov, nel distretto di Kiev. Intanto i primi 400 mercenari siriani arruolati dalla Russia sono arrivati ai confini dell’Ucraina

Rischia di essere una giornata estremamente importante per il conflitto in Ucraina. Poche ore fa l’annuncio: Ramzan Kadyrov, il leader ceceno fedelissimo di Vladimir Putin, è a Ivankov, nel distretto di Kiev. A dirlo è stato il ministro degli interni ucraino, Anton Gerashchenko, secondo quanto riporta l’agenzia Unian.

Nel video, postato su Telegram, Kadyrov si è mostrato in mimetica insieme ad altri soldati attorno a un tavolo per definire piani di guerra. Il leader della Cecenia diceva di essere vicino Kiev, a Gostomel: “L’altro giorno eravamo a circa 20 chilometri da voi nazisti, ora siamo ancora più vicino”, ha detto, esortando le forze ucraine ad arrendersi oppure “vi finiremo”.

Una notizia che neppure il Cremlino ha voluto ufficializzare, con il portavoce Dmitry Peskov che si è limitato a dire che “non ha informazioni” sull’eventuale presenza di Ramzan Kadyrov in Ucraina. Del resto Kadyrov così facendo si rende un bersaglio evidente, ma evidentemente non ne ha paura.

Una provocazione, forse una strategia di qualche tipo. Sicuramente abbastanza per rendere nervosi e scomposti gli ucraini con l’ex parlamentare ucraino Yevhen Rybchynsky che è arrivato a promettere una casa con un appezzamento di terreno vicino a Kiev a chi riesca a uccidere il leader ceceno. Questa “taglia” è stata anche postata su Facebook, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa ucraina Unian.

Intanto un’altra notizia, non proprio da sottovalutare è arrivata. L’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa ha annunciato che il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, non interverrà, come previsto, alla sessione in programma oggi a causa di “circostanze impreviste molto urgenti”. E’ quanto si legge sull’account Twitter del Consiglio d’Europea, precisando che interverrà il premier Denys Shmyhal alle 16. Una notizia passata abbastanza in sordina sulla stampa italiana, ma che fa riflettere dato quanto notoriamente Zelensky punti sulla sua presenza mediatica e diplomatica in Europa.

E’ in questo clima infatti che l’agenzia ucraina Unian ha annunciato che i primi 400 mercenari siriani arruolati dalla Russia sono arrivati ai confini dell’Ucraina. Centri di alloggio e addestramento sono stati allestiti vicino alla frontiera nelle regioni di Rostov, in Russia, e Gomel, in Bielorussa. Secondo l’osservatorio per i diritti umani in Siria, i miliziani arruolati nel Paese da Mosca sono più di 40mila.

Per il quotidiano russo Izvestia inoltre, l’Ucraina avrebbe sospeso il reclutamento di volontari nella Legione Internazionale di difesa territoriale, tale decisione sarebbe stata presa dopo l’uccisione di circa 180 mercenari stranieri nell’attacco missilistico russo al poligono di Yavorov ieri.

Notizie poco positive anche sul fronte dei negoziati. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che “colloqui difficili” sono in corso con la Russia nel quarto round di negoziati iniziati stamattina e terminati nel primo pomeriggio. “I colloqui difficili continuano. Tutti stanno aspettando notizie”. Domani riprenderanno i colloqui interroti oggi per una pausa tecnica. Evidente che anche gli avvenimenti di queste ore e di questa notte influiranno non poco.