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Ucraina. Missili russi su 6 stazioni ferroviarie, Leopoli al buio: colpite le centrali elettriche al confine con la Polonia

Nella notte un numero imprecisato di missili russi hanno colpito diverse zone dell’Ucraina: l’obiettivo sembra essere la distruzione delle strutture che consentono il trasporto della armi che l’occidente invia a Kiev. Fonti di stampa ucraina riferiscono anche di esplosioni a Odessa

Un attacco missilistico su Leopoli con il quale almeno tre missili russi hanno colpito le centrali elettriche intorno alla città occidentale vicino al confine con la Polonia. Alcuni quartieri della città sono senza elettricità e acqua a causa dell’attacco che in un primo momento si era creduto fosse diretto alla rete ferroviaria ucraina. A darne notizia il “Kyiv Independent”, mentre il sindaco di Leopoli, Andriy Sadovyi, con un tweet aveva chiesto ai cittadini di rimanere nei rifugi. “A seguito dell’attacco missilistico, – scrive su Twitter il sindaco di Leopoli – due sottostazioni elettriche sono state danneggiate. Non c’è elettricità in una parte della città”.

Altri missili russi hanno colpito sei stazioni ferroviarie nel centro e nell’ovest dell’Ucraina. Lo ha reso noto il capo delle Ferrovie ucraine, Oleksandr Kamyshin, sottolineando che non vi sono feriti ma i danni alle infrastrutture sono “gravi”. A causa del bombardamento sono stati fermati 14 treni.

Le esplosioni a Leopoli sono state anche confermate dai giornalisti della Cnn presenti nella città, che riferiscono di avere sentito diverse esplosioni a est, sud e ovest del centro della città. Uno di questi siti è vicino al centro cittadino. Una colonna di fumo nero si alza da un altro punto, più lontano. Il maggior incendio si trova a ovest del centro. Dopo le esplosioni, riferisce ancora il sito dell’emittente, il traffico nelle strade si è immediatamente fermato.

Gli attacchi russi delle ultime ore, – secondo quanto riferito dallo Stato Maggiore delle Forze armate ucraine – hanno l’obiettivo di distruggere le infrastrutture, in particolare stazioni ferroviarie e ponti, sempre per impedire che le armi inviate dall’occidente arrivino ai militari ucraini.

Inoltre il politologo americano Ian Bremmerl, ha riportato su Twitter le parole del  ministro della Difesa russo Sergei Shoigu: “Qualsiasi mezzo della NATO carico di armi che raggiunga l’Ucraina sarà distrutto”.