Questa mattina, in pieno giorno, le Forze armate russe hanno lanciato un attacco missilistico mirato contro le infrastrutture del porto di Odessa. Sarebbe stata colpita una nave con a bordo un carico di materiale destinato alle Forze armate ucraine arrivata recentemente nel porto
Lo riportano media locali e diversi canali Telegram. Secondo quanto riferiscono alcuni abitanti si sono sarebbero verificate almeno due o tre forti esplosioni. L’obiettivo dell’attacco russo sono state le infrastrutture del porto di Odessa, una delle fonti ha ipotizzato che a colpire siano stati due missili, presumibilmente balistici e giudicare dalle nubi di fumo, i bersagli sono stati colpiti con successo. Secondo fonti non confermate, sarebbe stata colpita una nave con a bordo un carico destinato alle Forze armate ucraine sarebbe recentemente arrivata al porto di Odessa.
Prima dell’attacco, a Odessa era stata dichiarata l’allerta per una minaccia missilistica. L’attacco missilistico russo è stato preceduto da droni, che questa mattina hanno attaccato obiettivi cittadini. Le forze armate russe avrebbero utilizzato nuovi tipi di droni, simili al Lancet-3, ma con una gittata maggiore e con più esplosivi a bordo. Lo ha riferito l’osservatore militare ucraino Alexander Kovalenko: “La mattina del 23 maggio, le forze armate russe hanno attaccato obiettivi a Odessa con un nuovo drone d’attacco insieme ai Geran2”.
Il drone sarebbe simile al Lancet, ma è molto più grande e trasporta una testata più potente. In totale sono stati utilizzati circa otto droni kamikaze. La cosa insolita di questo raid è che è stato effettuato durante le ore diurne, mentre in precedenza gli attacchi con i geran su Odessa venivano sempre effettuati di notte: di giorno infatti, per le difese aeree è molto più facile individuare l’obiettivo ed è più efficace abbatterlo.
Il nuovo drone d’attacco era stato precedentemente rilevato dai sistemi di difesa aerea ucraini. Considerati i contorni, si può supporre che si tratti di una versione ingrandita del BB “Scalpel” o “Lancet-3”. Secondo l’osservatore, l’uso di un drone del genere, anche di giorno, potrebbe indicare che gli operatori russi hanno iniziato a testare la nuova nelle condizioni più difficili.