Ucraina. Mosca mette in campo i droni kamikaze e i proiettili d’artiglieria a guida laser. Attesa per i negoziati di oggi

Mentre si discute di negoziati, la Russia mette in campo nuove armi tecnologicamente avanzate che potrebbero dare una svolta definitiva alla guerra: droni-kamikaze, chiamati “loitering munition” e i proiettili d’artiglieria a guida laser

Le speranze di un cessate al fuoco sono riposte nei colloqui on-line tra le delegazioni di Kiev e Mosca che inizieranno alle 9,30 ora italiana di oggi. A darne notizie è stato Anton Gerashchenko, consigliere del ministro degli interni ucraino, che alla luce di quanto dichiarato ieri dal capo negoziatore ucraino, Mikaylo Podolyak: “la Russia sta cominciando a parlare in modo costruttivo. Penso che otterremo alcuni risultati nel giro di pochi giorni”, sarebbero le valutazioni più ottimistiche registrate fino ad oggi.

Ma dichiarazioni a parte, sia La Russia che Kiev, continuano a restare fermi sulle loro posizioni che sembrano inconciliabili con un cessate il fuoco. Ed infatti nonostante l’imminente incontro, per tutta la notte appena trascorsa, le sirene hanno suonato in almeno 19 delle 24 province dell’Ucraina, colpite dal fuoco dell’artiglieria russa.

Le novità sono comparse sabato 12 marzo, quando i russi, per la prima volta, hanno messo in campo una nuova arma che ha colpito il centro di Kiev: i droni-kamikaze, tecnicamente chiamati “loitering munition”. Si tratta di un piccolo aereo telecomandato con una testata di alto esplosivo e biglie d’acciaio, prodotto da una filiale della Kalashnikov, storica fabbrica dei fucili mitragliatori che negli ultimi anni sta investendo in tecnologie belliche innovative, inclusi i robot da battaglia, che restano a lungo in volo, in attesa di individuare l’obiettivo.

A questi droni si aggiungono i proiettili d’artiglieria a guida laser, guidati dai droni ricognitori, che vengono sparati dai cannoni ma con la precisione dei missili. E non è tutto, i russi, che sembrano innalzare la potenza di fuoco, hanno tirato fuori i quadrimotori Tupolev che lanciano missili cruise. Altra evoluzione si regista nei cieli, dopo avere perso diversi arei, abbattuti dagli ucraini, Mosca per i raid, ora sta usando i caccia Sukhoi, che si sono visti in azione su Kharkiv, Sumy, Oskil, Mariupol e Volnovakha. Questi aerei, a differenza dei Mig, sono in grado di lanciare bombe da 500 chili da 4mila metri d’altezza, dove i missili terra-aria Stinger in dotazione a Kiev non possono arrivare.

L’impressione dunque è che Putin stia dando un colpo di acceleratore al conflitto. Nelle ultime ore infatti, i soldati russi hanno sbarrato molte delle vie di approvvigionamento all’esercito ucraino, che si stanno trovando senza scorte di carburante, munizioni e ricambi, ormai quasi esaurite, con la conseguenza di dovere abbandonare sul terreno tank e blindati, non più marcianti.