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Ucraina pronta ad aprire corridoi umanitari nel Kursk per fare uscire i civili, ma potrebbe essere un autogol: ecco perché

L’Ucraina ha fatto sapere che se Mosca ne farà richiesta, potrebbe aprire un corridoio umanitario per consentire a centinaia di civili russi che vivono nelle zone di Kursk, tenute in ostaggio dal suo esercito, di lasciarli andare nel territorio controllato dalla Russia

I civili tenuti in ostaggio che vivono nel fazzoletto della regione occidentale russa di Kursk occupate dall’esercito ucraino sarebbero oltre 1.500. “Siamo pronti ad aprire un corridoio umanitario dalla regione di Kursk alle profondità della Russia in risposta a una richiesta ufficiale della Federazione Russa”, ha dichiarato l’ufficio del presidente Volodymyr Zelensky in una dichiarazione all’AFP. “A quanto pare, i russi non vogliono questo corridoio umanitario, perché non abbiamo ricevuto alcuna richiesta in tal senso”, ha dichiarato la presidenza, accusando Mosca di ‘indifferenza’ nei confronti della sorte dei propri cittadini.

Zelensky parla di indifferenza, ma di fatto è una chiara mossa politica, l’obiettivo di Kiev è eliminare la presenza dei cittadini russi e poi dichiarare che quei 500 chilometri quadrati di territorio ancora nelle mani ucraine è annesso. La Russia quindi probabilmente preferisce riconquistare, come sta facendo quel territorio, già recuperato al 70%. Il disegno di Kiev però, se Mosca accettasse, potrebbe evolversi in modo differente. Ad oggi l’esercito russo ha evitato di ridurre in macerie quel fazzoletto di terra per preservare la vita dei cittadini russi, ma se questi non ci fossero più, è assai probabile che per cacciare le truppe ucraine, l’aviazione russa ridurrebbe quell’area come ha ridotto Bachmut, Avdiïvka e le altre città conquistate, ovvero un cumulo di macerie, con il conseguente annientamento dei soldati ucraini.

L’offerta di facilitare il ritorno dei civili russi è arrivata nel giorno che le forze ucraine hanno tentato una nuova offensiva a Kursk, che dalle dichiarazioni del ministero russo, correlate con dei video pubblicati on line, è miseramente fallita.