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Ucraina. Putin analizzerà proposta di Zelensky per prolungamento tregua su attacchi a obiettivi civili

La Russia “analizzerà” la richiesta di Volodymyr Zelensky di prolungare di 30 giorni la tregua in Ucraina, con lo stop ai raid di droni e missili contro le infrastrutture civili

Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin. “Tutto questo merita di essere studiato attentamente, forse bilateralmente, dopo un dialogo, non lo escludiamo. Analizzeremo quindi tutto questo e prenderemo le decisioni appropriate”, ha dichiarato alla stampa Putin, che definisce “un atteggiamento positivo nei confronti di qualsiasi iniziativa pacifica. Ci auguriamo che rappresentanti del regime di Kiev abbiano lo stesso atteggiamento”. Lo riporta Ria Novosti.

Il presidente russo ha precisato che “Per quanto riguarda la proposta di non colpire le infrastrutture civili, bisogna risolvere la questione… Analizzeremo tutto questo e prenderemo la decisione appropriata”. Il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov, citato dall’agenzia di stampa Interfax, sulla questione ha dichiarato ai giornalisti: “Quando il presidente Putin ha affermato che era possibile discutere la questione di non colpire obiettivi civili, anche bilateralmente, il presidente aveva in mente negoziati e discussioni con la parte ucraina”. Non ci sono stati colloqui diretti tra le due parti dalle prime settimane successive all’inizio della guerra nel febbraio 2022.

Putin inoltre rispondendo alle domande dei giornalisti empre sulla richiesta di tregua ucraina ha aggiunto: “Abbiamo visto la reazione iniziale, credo che tutti l’abbiano notata, è stata pubblicata una dichiarazione secondo la quale la nostra proposta era vista come un gioco“, riporta l’agenzia Tass, aggiungendo, “ma, a quanto pare, c’è stato qualcuno più intelligente che ha suggerito – molto probabilmente stranieri – che rifiutare tali iniziative sarebbe stata una posizione perdente per il regime di Kiev e loro hanno subito accettato”.

Il Cremlino ha anche espresso soddisfazione per le recenti dichiarazioni provenienti dagli Stati Uniti, secondo cui l’adesione dell’Ucraina alla Nato non sarebbe più all’ordine del giorno. “Abbiamo sentito da Washington, a diversi livelli, che l’ingresso dell’Ucraina nella Nato è fuori discussione. È una posizione che ci soddisfa e che coincide con la nostra”, ha dichiarato il portavoce Dmitry Peskov, citato dalle agenzie russe.

L’inviato speciale degli Stati Uniti per l’Ucraina, Keith Kellogg, in un’intervista a Fox News ha ribadito che l’ingresso di Kiev nell’Alleanza Atlantica “non è sul tavolo”, confermando quanto già affermato dal presidente Donald Trump e dal segretario alla Difesa Pete Hegseth lo scorso febbraio. Peskov ha sostenuto che un’eventuale adesione ucraina rappresenterebbe “una minaccia per gli interessi nazionali della Federazione Russa”.

Il portavoce del Cremlino ha inoltre sottolineato che la Russia continua a guardare alla leadership statunitense per un possibile accordo di pace nel conflitto in Ucraina, precisando che i negoziati si stanno svolgendo in modo “assolutamente riservato” e invitando a diffidare delle indiscrezioni apparse sui media. Tra gli obiettivi chiave di Mosca rimangono l’esclusione dell’Ucraina dalla Nato e il riconoscimento dei territori occupati nell’est del Paese, in primis la Crimea.

Il Wall Street Journal, in un articolo che descrive come Kiev sia sotto pressione dovendo rispondere a una serie di richieste di vasta portata dell’amministrazione Trump su come porre fine alla guerra in Ucraina, in particolare sull’assegnazione di uno status neutrale ai territori attorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, opzioni che gli Stati Uniti stanno valutando come condizione per la risoluzione del conflitto in Ucraina. La notizia è stata riportata anche dalla Tass, che sottolinea come non sia ancora noto in quale forma gli Stati Uniti potrebbero esercitare il controllo su questi territori e sull’impianto. Zaporizhzhia è il più grande impianto di produzione di energia nucleare d’Europa, che dalla fine di febbraio 2022, è sotto il controllo delle forze russe.

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