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Ucraina. Russi attaccano Odessa e controllano il mare di Azov, magazzino armi di Kiev distrutto con missile ipersonico

La Russia alza il livello dello scontro e usa un missile ipersonico Kinzhal per distruggere un magazzino di missili e munizioni aeronautiche delle truppe ucraine. Distrutti anche un centro radio e intelligence a Odessa e Kiev ammette di avere “Perso l’accesso al mare di Azov”


Il presidente ucraino Zelensky – forse preoccupato per l’escalation degli attacchi – chiede un incontro con Putin per mettere fine al conflitto, ma il destinatario per il momento respinge l’ipotesi: Nessun incontro se prima non c’è un testo trattato”. Mosca resta ferma sulle sue richieste, in primis la neutralità in costituzione dell’Ucraina.

Mentre tutto il mondo è impegnato nel tentativo di fermare questo conflitto armato con la diplomazia, sul campo le armi continuano a farsi sentire più forti che mai. Il ministero della Difesa russo ha annunciato di avere distrutto alcuni centri ucraini di radio e di intelligence della regione di Odessa. A riferirlo è l’agenzia di stampa russa Ria Novosti. I centri, secondo la difesa russa, sarebbero stati distrutti attraverso l’utilizzo del sistema missilistico costiero Bastion.

La situazione nella zona costiera è incandescente tanto che le forze armate ucraine hanno ammesso di avere perso l’accesso al mare di Azov. La nota arriva dallo Stato Maggiore dell’esercito ucraino, spiegando che si tratta di una conseguenza dell’assedio russo alla città di Mariupol, come dimostrano le immagini riprese da un drone e pubblicate dalla Bbc. Infatti nella città portuale, collegata al Mar Nero dallo stretto di Azov gli scontri continuano senza sosta, con i militari russi che stanno cercando di prendere Mariupol, dove in nottata è stata distrutta l’acciaieria, che è l’impianto tra i più grandi del settore in Europa.

Il consigliere del ministro degli Affari interni ucraini, Vadym Denisenko, parlando a Rada Tv ha ammesso che “La situazione a Mariupol è catastrofica. Ci sono combattimenti in corso per Azovstal. Sulla base dei dati disponibili, possiamo dire che abbiamo perso questo colosso economico, uno dei più grandi impianti in Europa è andato distrutto”.

Inoltre a Mykolaiv almeno 40 soldati ucraini sono stati uccisi in un raid aereo russo sulla zona meridionale di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina. La notizia è stata diffusa con un post su Facebook dal sindaco di Mykolaiv Oleksandr Senkevich, che ha denunciato diversi bombardamenti sulla città.

Le operazioni militare di Mosca, sembrano dunque avere accelerato il passo, ipotesi che pare essere confermata dal ministero della Difesa che ha annunciato un’operazione speciale in Ucraina, nella quale è stato usato un missile balistico ipersonico Kinzhal “per distruggere un magazzino di missili e munizioni aeronautiche delle truppe ucraine nel villaggio di Delyatyn, nella regione di Ivano-Frankivsk”. A darne notizia è l’agenzia di stampa russa Ria Novosti, secondo la quale è la prima volta che simili missili balistici ipersonici vengono usati nel conflitto in Ucraina.

I militari di Kiev però continuano a combattere e secondo quanto riferisce il vice capo di stato maggiore Oleksandr Hruzevych, citato dalla Cnn, l’esercito ucraino, avrebbe fermato il tentativo delle forze armate russe di accerchiare Kiev mantenendo il controllo delle due principali strade che portano alla capitale sulla riva destra e sinistra del fiume Dnipro: “Ad oggi, il nemico è stato fermato a una distanza di quasi 70 chilometri dalla riva destra” del fiume Dnipro, che divide in due Kiev”. Hruzevych. ha anche aggiunto: “sulla riva sinistra l’avanzata è stata fermata. Il nemico sta cinicamente sparando alle nostre strutture infrastrutturali, ma le principali vie di attacco sono bloccate”.