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Ucraina. Russi si ritirano da Zaporizhzhia? “Fake”. A Bakhmut la Wagner annuncia “tritacarne”

Diversi i fronti caldi della guerra in Ucraina, ma non molti hanno il potenziale per diventare simboli del conflitto: il possibile abbandono della Centrale Nucleare più grande d’Europa e il “tritacarne” annunciato dal gruppo paramilitare più famoso al mondo dopo la Black Water potrebbero infatti lasciare il segno

Ieri erano arrivate notizie e foto di imponenti fortificazioni e cavalli di Frisia per le strade di Bakhmut ad opera delle truppe di Kiev. Oggi, Evgenyj Prigozhin, fondatore del Gruppo Wagner, ha commentato le operazioni nella zona: “Bakhmut è un’area ampia e ben fortificata con strade, periferie e barriere d’acqua. L’esercito ucraino è ben preparato e offre una degna resistenza. Il nostro compito non è la presa di Bakhmut ma la distruzione dell’esercito ucraino e la riduzione del suo potenziale di combattimento, cosa che ha un effetto positivo su altre aree, motivo per cui questa operazione è stata soprannominata il ‘tritacarne Bakhmut’.”

Intanto molto clamore stanno causando le indiscrezioni trapelate ieri attorno la Centrale nucleare Zaporizhzhia. Secondo diverse agenzie di stampa, riprese anche dai tg italiani, fonti ucraine hanno affermato che i russi starebbero preparando la ritirata dalla centrale nucleare. Oggi l’amministrazione filorussa ha smentito la notizia definendola una “fake news”, ma questo ovviamente non può dare comunque certezze circa le reali intenzioni russe.