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Ucraina. Salgono a 5 i morti dell’attacco russo. Zelensky: “Uno degli attacchi più vasti con centinaia di missili e droni”

Per Zelensky quello di questa mattina “E’ stato uno degli attacchi più vasti”. Ma dal Cremlino avvertono che il peggio deve ancora arrivare: “L’incursione a Kursk non resterà senza risposta”

La Russia alle sei di questa mattina ha lanciato un maxi attacco con centinaia didroni e centinaia di missili di vario tipo su quasi tutte le regioni dell’Ucraina. Nel mirino anche la capitale Kiev dove sono state udite potenti esplosioni, con la popolazione che per proteggersi si è rifugiata nelle metropolitane e nei rifugi. L’esercito ucraino riferisce che circa 20 droni sono stati distrutti durante il loro avvicinamento alla capitale nella regione circostante Kiev, ha scritto su Telegram Serhiy Popko, capo dell’amministrazione militare di Kiev, ma colpirli tutti, quando sono così tanti è imossibile e nell’attacco oltre a diverse infrastrutture è stata colpita anche una centrale idroelettrica nella regione di Kiev che ha causato il black out totale.

Il sindaco di Kiev Vitali Klitschko ha affermato che si sono verificate interruzioni di corrente in “diversi distretti” della capitale e che ci sono problemi con l’approvvigionamento idrico sulla riva destra della città. Oltre a Kiev, blackout sono stati segnalati in tutta l’Ucraina, ha reso noto la Dtek, la più grande compagnia energetica privata dell’Ucraina, spiegando che sono in atto interruzioni di corrente di emergenza in tutto il Paese.

L’operatore della società elettrica Ukrenergo è stato costretto a “interruzioni” nella fornitura per “stabilizzare il sistema”. Esplosioni sono state segnalate anche a Kharkiv, Vinnytsia, Zaporizhzhia, Kremenchuk, Dnipro, Khmelnytskyi, Kropyvnytskyi, Lutsk, Kryvyi Rih e Odessa, dove + stato colpito e distrutto un hangar dove sembra Kiev aveva nascosto due degli caccia F-16 che aveva ricevuto qualche settimana fa. Se la notizia venisse confermata sarebbe un altro duro colpo.

Il presidente Volodymyr Zelensky ha definito quello odierno “Uno degli attacchi più vasti, un attacco combinato, con centinaia di missili di vari tipi e circa un centinaio di droni ‘shahed'” ed “è cruciale che i nostri partner rispettino gli impegni presi insieme, in particolare riguardo i sistemi di difesa aerea, i missili”, ha scritto su X il presidente ucraino, confermando che nel mirino dell’ultimo attacco russo su vasta scala sono finite “infrastrutture civili critiche” e ci sono “danni significativi al settore dell’energia”. “Ma – ha affermato – in ogni zona colpita da interruzioni nella fornitura di corrente, sono in corso i lavori di ripristino”.

“Dobbiamo unire gli sforzi per abbattere droni e missili russi – ha sottolineato – Oggi i loro obiettivi sono stati nelle regioni di Volyn, Leopoli, Ivano-Frankivsk, Vinnytsia, Khmelnytskyi e Ternopil. In Ucraina potremmo fare molto di più per proteggere vite umane se l’aeronautica dei nostri vicini europei operasse di concerto con i nostri F-16 e sistemi di difesa aerea. Se quest’unità si è dimostrata efficace in Medio Oriente, deve funzionare anche per l’Europa. La vita ha lo stesso valore ovunque”.

Zelensky continua a chedere armamenti e sistema di difesa aerea che l’Occidente ha già inviato in quantati mai viste in nessuna altra guerra fino ad aggi combattuta, ma li ha usati male e sono stati quasi tutti distrutti. L’azzardo dell’invasione della regione russa di Kursk oggi risulta fatale, i russi in quell’area e nella vicina Sumy, hanno distrutto decina di costosisimi sistemi anti missili Patriot e Himars, distruzioni conprovate dai vari video pubblicati sui social. A parte il costo esorbitante, di questi sistemi, gli alleati ne hanno pochissimi e sono difficili da produrre perché richiedono anni di lavoro, ma Zelensky li sta usando, anzi se li sta facendo distruggere come fossero noccioline, tanto a pagare sono i cittadini europei e americani.