Mosca ha deciso di non concedere tregua all’Ucraina e questa notte è partito il terzo attacco in pochi giorni su molte regione, compresa la capitale Kiev
Lo riferisce RBC-Ucraina citando l’Amministrazione militare della città di Kiev (KMVA), che dopo che è scattato l’allarme aereo, ha esortato i residenti della capitale a rimanere in luoghi sicuri causa della minaccia degli dei droni russi lanciati nella regione. Le esplosioni sono avvenute intorno alle 4:21 (le 3:21 in Italia).
Kiev dunque resta nel mirino delle forze russe che nella notte hanno lanciato droni kamikaze su diverse regioni del Paese. Oltre alla città di Kiev – dove sono state udite violente delle esplosioni -, sono state prese di mira la stessa regione della capitale, la regione di Sumy (nord-est), la regione di Mykolaiv (sud), la regione di Kharkiv (est), quella di Dnipropetrovsk (est) e quelle di Chernihiv (nord), Poltava (centro-est), Cherkasy (centro) e Vinnytsia (sud).
Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, che ieri ha presieduto sua ultima riunione del Consiglio Nato-Ucraina a livello di ambasciatori, ha dichiarato: “Dobbiamo continuare a fornire all’Ucraina l’equipaggiamento e le munizioni di cui ha bisogno per difendersi dall’invasione russa. Ciò è fondamentale per la capacità dell’Ucraina di rimanere in lotta”.
Redazione Fatti & Avvenimenti