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Ucraina. Zelensky chiede ancora armi. Prof. Orsini: “Italia si troverà in guerra, il Paese sarà devastato”

Il Presidente ucraino Zelensky: “Armi ricevute non sono ancora abbastanza” e chiede uno sforzo maggiore all’Occidente ed alla Nato, ma il prof. Orsini avverte: “Papa Francesco ha ragione a dire che siamo governati da pazzi” per poi aggiungere: “L’Italia si trova in una guerra senza che gli italiani lo vogliano. Il nostro Paese sarà devastato”

Per il presidente ucraino Zelensky le armi che la Nato ha mandato e sta mandando tuttora in Ucraina “non sono ancora abbastanza” per combattere i russi e per questo chiede un maggiore impegno da parte dell’Occidente. Lo ha detto in un’intervista all’Associated Press, in lingua inglese. Parole che non stupiscono e che fanno eco a quanto già affermato dal ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba che aveva detto alla Nato: “Ho tre richieste per il Consiglio atlantico: armi, armi, armi”.

E così dal governo britannico sono arrivate fino ad ora armi anticarro e antiaeree per un valore 100 milioni di sterline, dalla Slovacchia sistemi missilistici S-300, gli Stati Uniti – che finanziano con 2,4 miliardi di dollari le armi per la guerra ucraina – avrebbero, secondo le stime, spedito più di 1.400 missili antiaerei Stinger, oltre 5.000 Javelin anticarro (come quello in foto) e oltre 50 milioni di munizioni e centinaia di “droni kamikaze”.

E l’Italia? Lo sanno solo Dio e Mario Draghi cosa stiamo inviando in Ucraina. La lista di armi mandate in Ucraina dall’Italia risulta infatti secretata. – e chissà come vengono inviate tali armi, ricordando quanto successo all’aeroporto di Pisa – Si sa, grosso modo, che il Governo Draghi ha inviato a Kiev missili terra-aria Stinger, armi anti-carro, mortai, mitragliatrici pesanti e leggere ed armi Browning.

Invio di armi, che all’Italia costerà 187,5 milioni di euro secondo Milex, l’osservatorio sulle spese militari, che fa riferimento allo European peace facility, strumento finanziario “fuori bilancio” stabilito il 22 marzo 2021 dal Consiglio dell’Unione europea a supporto delle iniziative militari internazionali.

Forniture di armi, quelle occidentali su cui l‘ambasciatore russo negli USA Anatoly Antonov in un’intervista a Newsweek ha lanciato un durissimo monito: “Gli stati occidentali sono direttamente coinvolti negli eventi attuali in Ucraina mentre continuano a inviare armi e munizioni, incitando così a ulteriori spargimenti di sangue”.

“Avvertiamo che tali azioni sono pericolose e provocatorie in quanto sono dirette contro il nostro Stato”, ha sottolineato l’inviato. “Possono condurre gli Stati Uniti e la Federazione Russa sulla via del confronto militare diretto. Qualsiasi fornitura di armi e equipaggiamento militare dall’Occidente, effettuata da convogli di trasporto attraverso il territorio dell’Ucraina, è un obiettivo militare legittimo per le nostre forze armate”, Antonov ha aggiunto.

Sul tema è intervenuto oggi anche l’ormai noto Prof. Alessandro Orsini – direttore e fondatore dell’Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale della LUISS e del quotidiano Sicurezza Internazionale – che ha spiegato come la guerra rischia di coinvolgere direttamente anche l’Italia di questo passo.

“Stoltenberg, il segretario generale della Nato, propone di stabilire un esercito permanente ai confini della Russia, mentre i governanti occidentali annunciano di voler inviare una quantità enorme di armi a Kiev, inclusi aerei da guerra. Johnson annuncia l’invio di missili e di armi pesanti.

La conseguenza – spiega Orsini – è una crescita esponenziale del pericolo di un’internazionalizzazione della guerra, con il coinvolgimento dell’Italia, che ne verrebbe letteralmente travolta con la conseguente devastazione della sua economia e uno sconvolgimento della vita civile basata sulla moderazione, di cui io sono un gran celebratore.

Per essere chiaro, procedo per punti. – continua il Professore – E poi ditemi voi se il Papa non abbia ragione nel dire che siamo in mano a un gruppo di “pazzi”: 1) Grandi quantità di armi all’Ucraina attraverso i suoi confini occidentali abitati da Paesi Nato. 2) La Russia bombarda le armi provenienti dai Paesi Nato e il loro territorio. 3) La Russia, volendo bombardare la grande quantità di armi, finisce per bombardare anche i soldati Nato. 4) L’Italia si trova in una guerra senza che gli italiani lo vogliano. Il nostro Paese sarà devastato.

Il nostro Parlamento ha smesso di pensare. Il movimento pacifista laico e quello cattolico devono saldarsi ed entrare in azione. Dobbiamo salvarci da soli. Se questo è il futuro che ci aspetta, occorre lavorare per il crollo elettorale dei partiti italiani bellicisti e programmare milioni di schede bianche alle prossime elezioni. Urge un partito pacifista”.