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UE decide price cap a 180 euro, Mosca: “Inaccetabile, è violazione libertà mercato. Reagiremo”

Il portavoce del Cremlino avverte: “Verrano presi provvedimenti”, intanto si apprende che nella votazione europea sul tetto al prezzo del gas Olanda e Austria si sono astenute, mentre l’Ungheria ha votato apertamente contro

Il Consiglio Energia dell’UE ha approvato qualche ora fa a Bruxelles l’istituzione di quello che viene definito come “un meccanismo di correzione di mercato”, mettendo dunque mano alla libertà stessa del mercato, che prevede un tetto per il prezzo del gas naturale a 180 euro al megawattora.

Secondo gli “strateghi” UE tale decisione servirebbe a limitare i picchi e le impennate già verificatesi lo scorso agosto a causa della crisi energetica europea originata dalle sanzioni alla Russia. Fonti dell’Unione europea hanno anche fatto sapere che il price cap è passato a maggioranza qualificata, con voti contrari e astenuti: la Germania ha votato a favore, Olanda e Austria si sono astenute e l’Ungheria ha votato contro apertamente, come del resto era ovvio facesse. 

Mosca ha subito commentato l’ennesima sanzione europea definendola “inaccettabile” e spiegando che rappresenta una “violazione dei processi che regolano i prezzi del mercato”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, aggiungendo che: “Ci vorrà tempo perché Mosca soppesi i pro e i contro e decida una risposta alle nuove sanzioni sul gas, ma verranno presi provvedimenti”, ha ribadito il portavoce, citato dall’agenzia Tass.