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UIL POSTE di Agrigento: “No allo sciopero del 4 novembre”


Il Segretario della UIL Gero Acquisto e quello della UILPOSTE Carmelo DI Bennardo spiegano le ragioni per le quali la UILPOSTE non aderirà allo sciopero del prossimo 4 novembre, indetto dalle altre OO.SS. di categoria.

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Ritengono la proclamazione dello sciopero intempestiva e discutibile. Il mutato scenario sul fronte della privatizzazione di Poste Italiane vede lo stralcio di tale progetto dall’agenda del Governo, così come si evince dal testo della approvata legge di stabilità del 2017.

Ad avviso della UIL e della UIL Poste tale sostanziale circostanza non giustifica l’apertura di un conflitto di tale portata che doveva, invece, costituire occasione per accelerare la definizione delle vertenze aperte, verificando al tavolo negoziale le dichiarate disponibilità della Dirigenza aziendale in ordine: alle modifiche da apportare al progetto di riorganizzazione del recapito a giorni alterni, che la UILPOSTE da sola non ha firmato non condividendolo; al rilancio del mercato privati e definizione dei livelli occupazionali; alla prosecuzione del confronto per il rinnovo del contratto di lavoro, che riguarda 140.000 dipendenti e scaduto da quasi 6 anni; alla trasformazione de contratti Part-time dei lavoratori e delle lavoratrici MP–PCL, subordinando ogni azione sindacale alla sostanza dei fatti.

“Su questi temi sarebbe stato opportuno procedere unitariamente alla ricerca delle intese possibili, valutando, a valle, ogni adeguata e necessaria azione sindacale a difesa degli interessi dei lavoratori, ivi compreso lo sciopero nazionale”. Da UIL giudicano, pertanto, l’azione intrapresa un ostacolo sulla strada della azione contrattuale del sindacato, convinti che gli scioperi servono ad aprire le trattative e non a chiuderle.