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UIL sul Patto per la Sicilia: “I tempi e i finanziamenti devono essere rispettati nell’interesse del territorio”


E’ passato un mese dalla sottoscrizione del Patto per la Sicilia, firmato in pompa magna davanti il Tempio della Concordia da Renzi, Presidente del Consiglio e da Crocetta Governatore della Sicilia, alla presenza di Sindaci, Parlamentari e uomini di governo.

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Passato il momento cerimoniale, ora la Uil di Agrigento con Gero Acquisto vuole vederci chiaro ed avere risposte su questi 5,750 miliardi di euro,di cui 2,320 da spendere nel biennio 2016/2017. Le opere che si potrebbero realizzare darebbero senz’altro una spinta occupazionale a tutto il territorio siciliano ed agrigentino in particolare.

“Il nostro intervento come sindacato vuole essere da pungolo e da stimolo affinchè dopo la sottoscrizione del famoso “Patto per il Sud”, si rispetti la tempistica e si possano cantierare le opere. Noi non siamo intervenuti subito, proprio per essere sereni nel giudizio, fermo restando che aspettiamo con impazienza che le opere inizino per sbloccare una situazione nell’agrigentino che si è fatta pesante, i dati della fondazione Migrantes sul tasso di emigrazione 20/34 anni è impietoso e deve far riflettere.

I fondi sono indirizzati a grandi temi che devono essere realizzati, dal dissesto idrogeologico, al rifacimento delle rete idrica, al recupero dei centri storici, alle infrastrutture viarie, ai rifiuti e all’ambiente e a tanto altro ancora. Per questo vogliamo capire, alla luce dei fatti dopo la delibera della Giunta regionale la 3004 del 12 settembre, se è vero o no come ha scritto qualcuno che i fondi per il ripristino della Cattedrale di Agrigento potrebbero avere dei ritardi che eventualmente, se fosse vera la notizia, ci mettono già in allarme. Se è vero che la disponibilità di tutti questi miliardi non subiranno ritardi e se non si perderà un solo euro di quanto promesso e sottoscritto in questo famoso Patto, sarebbe un’occasione irripetibile. Noi siamo per lo sviluppo e il Patto della Sicilia e pertanto siamo a disposizione dei Sindaci del nostro territorio per spingere le Istituzioni a rispettare il cronoprogramma, come abbiamo fatto già altre volte per vicende quali la gestione dei rifiuti, dell’acqua e la drammatica situazione economico-finanziaria in cui versano i Comuni. Finora abbiamo trovato però, il più delle volte, una chiusura inspiegabile proprio dai Sindaci, cito un esempio su tutti il primo cittadino di Agrigento, che finora ad incontri ufficiali sulle problematiche che riguardano tutti, quale la crisi finanziaria dell’ente, ha fatto orecchie da mercante, in maniera inspiegabile dimostrando poco garbo e rispetto per il sindacato che rappresento e che non vuole delinearsi come un’invasione di campo ma un momento di chiarezza per tutti i cittadini agrigentini.”