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Un boccone di carne va di traverso nella pausa pranzo: 59enne muore soffocata. Inutile la manovra di Heimlich

Un boccone andato di traverso e una donna di 59 anni è morta soffocata: inutile anche l’intervento di una donna che ha praticato la manovra di Heimlich

Foto generica

La tragedia è accaduta mercoledì 18 gennaio intorno alle 12.30, in piazza Degli Eroi sede del municipio di Settimo Milanese. La vittima è Laura Sossi, 59 anni, dipendente comunale di Settimo Milanese dal 1993, impiegata nel settore servizi alla persona, sport e anziani. Secondo quanto ricostruito, la donna stava pranzando insieme ad alcuni colleghi seduta alla scrivania della sua stanza al primo piano del Comune e come faceva spesso, aveva portato da casa il pranzo, un piatto di spezzatino cucinato la sera prima. Ma mentre mangiava un pezzo di carne le è andato di traverso. La 59enne ha iniziato a tossire nel tentativo di liberare le vie respiratorie, ma è stato inutile, ha smesso di respirare ed è caduta a terra. La prima ad intervenire è stata una collega che ha tentato di praticare la manovra di Heimlich per disostruire le vie respiratorie, poi ha provato anche un’infermiera che era in fila allo sportello per ritirare un documento.

Gli altri colleghi accortosi di quanto stava accadendo, hanno chiamato la centrale operativa del 118 che ha inviato sul posto un’ambulanza e un’automedica in codice rosso ed in effetti i medici sono riusciti a liberare le vie respiratorie, ma la 59enne era ormai in arresto cardiaco. I tentativi di rianimarla prima negli uffici comunali e poi in ambulanza durante il trasporto verso l’ospedale San Carlo di Milano sono risultati inutili e la donna è deceduta. Lascia il marito e tre figli.

Municipio a lutto in attesa dei funerali. “L’Amministrazione comunale, sconvolta per la scomparsa della propria dipendente, si stringe alla famiglia in questo improvviso e inaspettato immenso dolore”, si legge sul sito del Comune. Tantissimi i messaggi di condoglianze sulla pagina Facebook di Settimo Milanese, “Pensando a Laura, mi viene alla mente il suo sorriso”. E ancora, “scossi da quanto successo, ricordiamo la gentilezza e la cortesia spontanea di Laura”.