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Unioni civili. Crocetta NON si sposa: sgomenti gli amici che avevano comprato i regali


“Io non mi sposo, assolutamente no.. sono un uomo libero”, sono queste le prime dichiarazioni ufficiali, dette sorridendo tra il serio ed il faceto, dal presidente Rosario Crocetta, dopo la definitiva approvazione della legge sulle Unioni civili.

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Peccato!! Ci eravamo preparati al “matrimonio del secolo”. Già le nostre menti erano volate verso l’evento, avevamo immaginato gli “sposi” su una delle famose carrozze trainate da cavalli, che si vedono in queste occasioni a Palermo, con gli invitati in ghingheri e qualcuno con il cilindro in testa, fotografi, giornalisti e Tv a riprendere l’evento e Alfonso Signorini in prima fila a fare da cerimoniere. Testimoni degli sposi ovviamente, Davide Faraone e Matteo Renzi.

Ed invece dopo l’annuncio, non ci resta che immagare i volti sconvolti di chi aveva già comprato l’abito per la cerimonia e speso un capitale per il regalo di nozze… chissà se potrà riportarlo indietro.

Scusateci, ma ogni tanto scherzare su certe notizie, serve anche a sdrammatizzare una realtà che per molti italiani è seriamente drammatica.

Comunque sull’argomento anche il tono del governatore siciliano è stato scherzoso: “Vivere in un Paese retrogrado, che mi ha impedito di sposarmi, mi ha evitato due o tre volte di mettermi nei guai”. Ed infine ha concluso: “A parte gli scherzi, è una bella legge che sancisce il diritto di amare per tutti. La legge ci vuole perché significa anche fare una vera lotta all’omofobia”.

Il presidente Crocetta ha inoltre affidato ad un post sul proprio profilo Facebook il suo pensiero: “Le unioni civili rappresentano una grande conquista di civiltà, che allinea il nostro Paese ai paesi dell’Occidente. Una legge che riconosce a tutti il diritto di amare. Chi sostiene , addirittura, che i sindaci possano praticare l’obiezione di coscienza, mente sapendo di mentire. In una unione civile, come nel matrimonio, sono gli sposi che manifestano la volontà di contrarre matrimonio o di realizzare una unione. Il sindaco, o comunque, l’ufficiale di stato civile, è soltanto notaio. In quanto tale non può rifiutare di registrare un atto, poiché commetterebbe il reato di omissione d’atti d’ufficio”.