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USA fanno arrestare imprenditore russo a Milano, Mosca: “Non permetteremo caccia a cittadini russi da servizi americani”

Il giovane imprenditore russo è accusato dagli USA di elusione delle sanzioni e contrabbando, rischia fino 30 anni di carcere. Il padre, governatore di una regione siberiana della Russia dice a Tass: “E’ un arresto politico, non ha fatto nulla”, Mosca: “Gli USA stanno praticamente prendendo ostaggi russi”

E’ stato arrestato dalle forze dell’ordine italiane lunedì 17 all’aeroporto di Milano Malpensa su richiesta degli Stati Uniti, l’imprenditore russo Artem Uss.  L’uomo stava per prendere un volo per Instanbul e non aveva idea delle accuse che gli sono state mosse.  L’arresto è stato confermato dall’ambasciata della Federazione Russa in Italia.

Uss è il figlio di Alexander Uss, governatore del territorio di Krasnoyarsk – una regione siberiana della Russia – e sarebbe accusato con altri 4 cittadini russi di elusione delle sanzioni e riciclaggio di denaro.

Il governatore della regione di Krasnoyarsk ha subito bollato l’arresto e le accuse come “politicamente motivate”.

“Le autorità statunitensi hanno improvvisamente reso un crimine l’acquisto di prodotti petroliferi, attrezzature e macchinari disponibili al pubblico. Perché? Semplicemente perché è stato fatto a beneficio della Russia. Le motivazioni politiche dietro queste accuse sono chiare“, ha scritto il governatore Alexander Uss nel suo canale Telegram.

Gli Stati Uniti hanno accusato cinque cittadini russi e due agenti di commercio di petrolio venezuelani di elusione delle sanzioni e riciclaggio di denaro. Gli USA hanno accusato di 12 capi di imputazione i russi Yury Orekhov, Artem Uss, Svetlana Kuzurgasheva, Timofey Telegin e Sergey Tulyakov e i commercianti di petrolio venezuelani Juan Fernando Serrano Ponce e Juan Carlos Soto. Secondo gli americani gli imputati sono coinvolti nella “orchestrazione di un complesso schema per ottenere illegalmente tecnologia militare statunitense e petrolio sanzionato dal Venezuela”.

Oltre ad USS, anche Orekhov è stato arrestato, mentre si trovava in Germania. I due saranno sottoposti a procedimento di estradizione, se condannati, gli imputati rischiano fino a 30 anni di reclusione.

Durissima, come era ovvio aspettarsi, la posizione assunta da Mosca: La Russia non permetterà la caccia ai russi da parte dei servizi segreti statunitensi senza ritorsioni”, ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova.

Zakharova ha sottolineato che la Russia ha considerato l’arresto di cittadini russi in Italia e Germania su richiesta del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti come “una continuazione della campagna su larga scala di Washington per catturare i russi ‘indesiderabili’ con l’obiettivo della loro successiva condanna garantita a lunghe pene detentive dal sistema di giustizia punitiva statunitense”.

“È chiaro che le forze dell’ordine e i servizi segreti statunitensi non faranno altro che espandere la caccia ai cittadini russi. Tali azioni ostili, ovviamente, non rimarranno senza ritorsioni”, ha affermato Zakharova.

“Ciò che rende questa situazione particolarmente cinica è che equivale a prendere ostaggi per il loro ulteriore uso a fini politici”, ha continuato Zakharova.

“Le accuse sono ancora una volta avanzate extraterritorialmente in connessione con presunte violazioni della legislazione sanzionatoria statunitense. Alla luce dell’effettivo coinvolgimento di Washington in Ucraina come parte in conflitto, questo è chiaramente un altro tentativo di organizzare un processo farsa per intimidire i ‘business circles’ in Russia e all’estero”.

Zakharova ha invitato “tutti coloro che hanno anche il minimo motivo di sospettare un certo ‘interesse’ da parte degli Stati Uniti” ad astenersi da viaggi all’estero in paesi ostili alla Russia, così come negli Stati con cui Washington ha accordi bilaterali sull’estradizione.