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Usa inviano a Taiwan missili anti aerei Stinger e armi come fatto con Kiev. Pechino a Taipei: “è un vicolo cieco”

Un nuovo scenario di guerra simile a quello in atto in Ucraina, potrebbe aprirsi a breve: gli Stati Uniti hanno inviato a Taiwan missili e armi con una procedura simile a quella adottata con Kiev


Usando una misura emergenziale, simile alla procedura utilizzata per fornire armi a Kiev, gli Stati Uniti, ieri hanno fornito a Taiwan mezzo miliardo di dollari in armamenti americani. Il pacchetto comprende missili antiaerei Stinger e missili anti carro.

Immediata è arrivata la risposta della Cina che si oppone fermamente a quest’ultima consegna di missili da parte degli Stati Uniti a Taiwan. Ieri il portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, ha presentato serie rimostranze alla parte statunitense per “questa mossa assolutamente sbagliata e pericolosa”.

La fornitura di armi da parte di Washington a Taiwan – ha affermato il funzionario cinese – viola gravemente le disposizioni dei tre trattati congiunti Cina-USA, in particolare quello del 17 agosto 1982. Mao Ning in conferenza stampa a Pechino, ha detto ai giornalisti che questa operazione “interferisce anche negli affari interni della Cina, mina la sovranità e la sicurezza della Repubblica Popolare e danneggia la pace e la stabilità dello Stretto di Taiwan”.

Secondo i resoconti dei media, un funzionario della difesa di Taiwan ha confermato che gli Stati Uniti stanno iniziando a fornire all’isola aiuti per armi del valore di 500 milioni di dollari attraverso la Presidential Drawdown Authority, e giovedì è arrivata la prima consegna di missili terra-aria Stinger.

Ai sensi del National Defense Authorization Act degli Stati Uniti per l’anno fiscale 2023, il Congresso degli Stati Uniti ha autorizzato fino a 1 miliardo di dollari di aiuti militari a Taiwan utilizzando una procedura accelerata che è stata già usata più di 35 volte per inviare armi all’Ucraina.

Il clima su Taiwan del resto si surriscalda sempre di più da anno ormai, con diversi picchi negli ultimi mesi: dalla dichiarazione di un ex alto funzionario della Casa Bianca sulla possibile distruzione delle fabbriche di semiconduttori di Taiwan, inclusa la Taiwan Semiconductor Manufacturing Co in caso di intervento militare cinese sull’isola, “alla richiesta di dare armi a ogni famiglia taiwanese da parte di un candidato presidenziale repubblicano, l’intenzione degli Stati Uniti di utilizzare Taiwan per contenere la Cina non può essere più ovvia”, ha detto la portavoce.

“Gli 1,4 miliardi di cinesi, compresi i compatrioti di Taiwan, non lo accettano”, ha detto Mao, esortando Washington a smettere di armare Taiwan in funzione anti-cinese.”Esortiamo gli Stati Uniti a interrompere i contatti militari con Taiwan, a smettere di creare fattori che potrebbero portare a tensioni nello Stretto e a smettere di incoraggiare e sostenere le forze separatiste dell’indipendenza di Taiwan a cercare tale indipendenza con la forza militare”.

Mao ha anche avvertito le autorità del Partito Democratico Progressista di Taipei che tentare di utilizzare il sostegno straniero – comprese le armi USA – per perseguire l’indipendenza da Pechino sarà “solo un vicolo cieco”.