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USA. Piattaforma social di Trump bandita da Google Play

Con una mossa evidentemente tutta politica i colossi privati del web bandiscono Trump e qualsiasi suo tentativo di “farsi spazio”

La piattaforma social “Truth Social” – simile per estetica e funzioni a Twitter, ma “libera da censura” e lanciata lo scorso 21 febbraio – il cui primo fondatore è l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, è stato bandito da Google Play, piattaforma di distribuzione di applicazioni utilizzata da molti smartphone con sistema operativo Android, con diverse eccezioni come la cinese Huawei.

Google, che ha potuto bloccare solo l’app che fa da collegamento al social di Trump, ha giustificato la decisione sostenendo che il social media è sprovvisto di un “adeguato sistema di moderazione dei contenuti”, e per tale ragione violi le sue politiche in merito al controllo dei contenuti riguardo l’incitamento alla violenza. L’app è però disponibile dallo scorso febbraio sull’App store di Apple (anche se non ancora in Italia). 

Trump ha voluto creare il social “Truth” – “verità” – come alternativa ai social network da cui era stato bandito dopo le proteste sfociate nelle violenze al Congresso statunitense del 6 gennaio 2021. Per promuovere il suo social, l’ex presidente americano l’aveva definito come la piattaforma che puntava a “dare una voce a tutti”, “per opporsi alla tirannia delle società Big Tech” e “per combatterle”.