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Vaiolo delle scimmie: “inutile allarmismo, la malattia non porta alcun rischio per la salute”, ma è corsa ai vaccini

È iniziata la psicosi per il vaiolo delle scimmie, i governi si stanno preparando a quella che molti fanno passare con un nuova epidemia, con la corsa ad accaparrasi i soliti vaccini, ma molti esperti dicono che siamo di fronte a un malattia che non da rischi di morte, anzi è una malattia lieve

Il vaiolo delle scimmie si presenta simile ad un’influenza, con gonfiore dei linfonodi, seguiti da un’eruzione cutanea sul viso e sul corpo. Insomma nulla di preoccupante, tanto che molti esperti sostengono che si tratta di una malattia lieve senza rischi di mortalità.

A parlarne è stato Mario Giordano con un servizio nella puntata di ieri sera 24 maggio di “Fuori dal Coro” in onda su Rete4. I Casi sospetti o confermati di vaiolo delle scimmie (monkeyp), una rara infezione virale correlata al vaiolo, inizialmente tipicamente limitata all’Africa, al momento sono solo una cinquantina nel mondo.

I Paesi interessati sono gli Stati Uniti, il Canada e in Europa anche l’Italia, dove ad oggi si contano quattro casi, due a Roma ricoverati allo Spallanzani e e due in Sicilia, dove DA qualche giorno è ricoverato al Policlinico di Palermo un uomo su cui si stanno facendo analisi per verificare se abbia il vaiolo delle scimmie. Il tampone per le analisi è stato inviato al laboratorio di virologia dell’ospedale Spallanzani di Roma per la conferma.

Il secondo caso siciliano si trova a Canicattì (Agrigento) ospite di un centro di accoglienza per migranti sta per essere trasferito al Policlinico di Palermo sempre perché sospettato di avere il vaiolo delle scimmie. Anche su di lui saranno prelevati i campioni e inviati all’ospedale Spallanzani. Lo conformano fonti dell’assessorato regionale alla Salute.

Dunque pochi casi, nessuno grave. Ed allora perché si sta diffondendo quella che appare come una nuova psicosi, tanto che secondo quanto scoperto da Gordiano, i governi con in testa gli Stati Uniti si stanno preparando ad acquistare ingenti quantitativi di vaccini, come se fossero pronti ad dichiarare una nuova emergenza sanitaria.

Ma le interviste ai vari esperti del settore hanno smentito i “corvi”, derubricando la malattia ad un semplice influenza. Chiarissimo il concetto del Prof. Pier Luigi Lopalco epidemiologo: “Nel giro di pochi giorni si è passati da zero casi a qualche decina di casi ma solo perché si è andati a cercarli”.

Dello stesso avviso il Prof. Francesco Broccolo, dell’Università Bicocca di Milano:Perché non preoccuparsi da un punto di vista sanitario? Perché non da una malattia mortale, ma solo molto lieve”. Eppure nonostante il parere di professori e specialisti, le autorità competenti, con in testa l’OMS, sono pronte a creare task force e a dichiarare un’emergenza sanitaria internazionale con piani vaccinazioni, che a sentire gli esperti sarebbero inutili. Insomma una replica di un brutto film già visto.

Il servizio ha messo in evidenza gli enormi interessi economici delle multinazionali del farmaco che grazie ai vaccini stanno guadagnando cifre inimmaginabili e che insinuano nella popolazione il dubbio che alla fine non si tratti di una questione di salute pubblica, ma di profitti privati.