La Procura del Venezuela ha chiesto nel pomeriggio di ieri lunedì 2 settembre l’arresto del candidato dell’opposizione alle presidenziali del 28 luglio, Edmundo González Urrutia
González Urrutia, è accusato dei “reati di usurpazione di funzioni, falsificazione di documenti pubblici, istigazione a disobbedire alle leggi dello Stato, cospirazione, sabotaggio per danneggiare i sistemi ed associazione terroristica”. La richiesta è stata emessa dal procuratore ausiliario Luis Ernesto Dueñez Reyes ed è indirizzata al primo giudice speciale di primo grado in Funzioni di Controllo con giurisdizione sui casi legati ai crimini associati al terrorismo affinché la renda esecutiva.
Il presidente Maduro durante il suo programma settimanale Con Maduro + sulla tv di Stato, ha definito González Urrutia un codardo: “Crede di essere al di sopra della legge questo signor codardo, ha la pretesa di dire che non riconosce la legge, che non riconosce nulla. Questo è inammissibile, non accade in nessun’altra parte del mondo”, ha affermato il presidente venezuelano dopo l’emissione del mandato di arresto, accusando il politico di “stare nascosto”, in riferimento alla decisione di González Urrutia di non presentarsi nei giorni scorsi a tre convocazioni in tribunale, l’ultima venerdì scorso.
La richiesta di arresto di Gaonzales, che come prevedibile verrà accolta, arrivata poche ore il sequestro degli Stati uniti dell’areo presidenziale di Maduro mentre era nella Repubblica Domenica, appare una risposta a quello che l Ministero degli Esteri venezuelano ha definito “un atto di pirateria che viola le leggi internazionali”.
Redazione Fatti & Avvenimenti